Roma, lunedì sciopero per la Tpl: a rischio cento corse in periferia

Lunedì sciopero per Roma Tpl a rischio cento corse in periferia
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Martedì 10 Settembre 2019, 13:03
Lunedì prossimo incroceranno le braccia i lavoratori del consorzio Roma Tpl, che gestisce un centinaio di linee che circolano per lo più nelle periferie della Capitale. Lo sciopero è previsto per l’intera giornata, scandito da alcune fasce di garanzia come prevede la legge: il primo blocco dell’agitazione inizierà alle ore 8.30 e durerà fino alle 17. Quindi dopo una pausa di 3 ore imposta dalla normativa, l’agitazione riprenderà dalle 20 fino a fine servizio. Sono previsti non pochi disagi per i pendolari che usano queste linee soprattutto per muoversi nei quartieri periferici, dove, a differenza del centro, le corse sono contingentate e non sempre sono coperte dalle corse della metropolitana. Inutile dire che ci saranno non pochi riflesso sul traffico, anche perché questi bus funzionano in aree di accesso verso la città da parte dei comuni del hinterland.

Invece lunedì il servizio sarà regolare sulle corse gestite dall’Atac. Intanto ieri hanno manifestato sotto il Campidoglio i lavoratori di Roma Metropolitane, che lamentano che il Comune non ha mai approvato il piano industriale promesso e che non fa nulla per garantire «almeno 45 posti di lavoro ancora a rischio».
Intanto a organizzare lo sciopero di Consorzio Roma Tpl è stato il sindacato di base Usb, che in una nota ha fatto sapere che «il 16 settembre i lavoratori del Tpl Privato sciopereranno per ricordare alle istituzioni che nella città di Roma esistono aziende private che effettuano un servizio di trasporto pubblico che non garantisce all’utenza affidabilità, sicurezza e qualità. E il Campidoglio ha le sue responsabilità». Nel mirino della sigla autonoma «le inadempienze contrattuali del Consorzio Roma Tpl», che riguarderebbero i «ritardi nel pagamento degli stipendi, mancati versamenti nei fondi pensioni, continue pressioni anche per avere un solo giorno di permesso». Atteggiamenti, che « non dovrebbero essere più tollerate da Roma Capitale che ne è responsabile in solido: la sicurezza degli utenti e la dignità dei lavoratori non possono essere un argomento di serie B»
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