Ma è solo l’ultimo traguardo della struttura di Chirurgia Toracica, che ogni anno esegue almeno 240 interventi altamente specialistici e cura circa 270 pazienti ad alta complessità. «Già nel 2016» spiega Ragusa, «abbiamo introdotto le biopsie transbronchiali sotto guida ecoendoscopica»; quest’anno, oltre alla videotoracoscopia è stata avviata una tecnica per le resezioni polmonari maggiori che comporta la riduzione del dolore post-operatorio e dei tempi di degenza. Sempre di più la struttura sa mantenere e consolidare standard operativi molto elevati, tanto che la percentuale di pazienti extraregionali che vi si affidano è arrivata al 28,3%.
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