«C'è una bomba nucleare alla stazione». Falso allarme a Pescara, ma treni in tilt per 2 ore

«C'è una bomba nucleare alla stazione». Falso allarme a Pescara, ma treni in tilt per 2 ore
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Lunedì 9 Settembre 2019, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 12:41

Rientrato l'allarme bomba che ha bloccato nel primo pomeriggio la stazione di Pescara e messo in difficoltà molte linee ferroviarie. Il traffico dei treni è stato sospeso dalle 13,50 per accertamenti dell'autorità giudiziaria a causa di un allarme bomba alla stazione di Pescara. Una telefonata anonima ha annunciato la presenza «di quattro ordigni nucleari pronti ad esplodere».

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Sul posto si sono portati immediatamente gli uomini del nucleo NBCR dei vigili del fuoco e gli artificieri della polizia. La zona è stata transennata e le persone sono state fatte allontanare. Dopo un paio d'ore l'allarme è rientrato, nessuna bomba è stata trovata, ma intanto i disagi alla circolazione dei treni si erano moltiplicati lungo l'Italia Centrale.

La linea ferroviaria L'Aquila-Rieti-Terni è rimasta bloccata fino alle 16 e i treni in partenza dalle stazioni capolinea erano fermi a Terni e L'Aquila sui binari a casua dei controlli per l'allarme bomba nucleare. Le ripercussioni sulle linee che attraversano Abruzzo e Lazio sono dovute al fatto che il dirigente centrale operativo che regola tutti gli scambi e i passaggi a livello sulla tratta L'Aquila-Rieti-Terni opera direttamente da Pescara e, non essendo fisicamente presente nella stazione che era stata totalmente evacuata, non risultava possibile regolare interscambi e passaggi a livello, con potenziali pericoli per la sicurezza di chi viaggiava o si trovava ad attraversare i binari. Alle 16 l'allarme è rientrato, ma molti passeggeri erano rimasti a piedi, altri treni viaggiavano in ritardo.

Ci sono indagini in corso per cercare di individuare l'uomo che ha fatto la telefonata, poco prima delle 14, al centralino dei vigili del fuoco di Pescara annunciando la presenza di quattro ordigni nucleari rudimentali. In serata è stata indivudata la cabina da dove è partita la chiamata e ora gli investigatori stanno visionando tutto le immagini delle telecamere che si trovano nelle adiacenze per cercare indizi sul telefonista. 

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