Roma, parchi e ville invasi da topi: «Un pericolo per i bambini»

Villa Torlonia
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 9 Settembre 2019, 10:38
Gli avvistamenti sono ormai diventanti quotidiani: sbucano all'improvviso e non più soltanto all'alba o al tramonto quando le ville sono quasi tutte deserte o chiuse e loro hanno campo libero per muoversi indisturbati. Alcuni corridori e runner se li vedono passare davanti mentre percorrono i sentieri di Villa Torlonia o Villa Paganini o ancora Villa Chigi. Il pericolo maggiore è per i più piccoli, i bambini che giocano nei prati. Polmoni verdi della Capitale, che si concentrano nel II Municipio e che da mesi, complice la mancata cura dei giardini e dei prati, sono tornati a essere infestati dai roditori. Scorrazzano indisturbati, non solo per le strade, come accade da settimane, ad esempio, al quartiere Prati e in piazza della Libertà dove i roditori sono anche caduti addosso alle persone sedute sulle panchine dagli alberi. «La situazione purtroppo spiega l'assessore all'Ambiente del II Municipio, Rino Fabiano è abbastanza seria, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni nei mesi scorsi e stiamo intervenendo come possiamo». Ma sembra non bastare.

LE ZONE
Ci sono almeno tre punti nelle ville citate dove i roditori hanno fatto casa. A Villa Torlonia, ad esempio, la Serra Moresca che pure necessiterebbe di un serio piano di recupero sembra ormai diventata uno dei luoghi prediletti dai roditori. E lo stesso accade nella parte alta di Villa Chigi e intorno alla fontana di Villa Paganini, per non parlare di quello che si vede passeggiando per Villa Ada, intorno alle vecchie (e abbandonate) scuderie dei Savoia. Molte famiglie che in questi giorni, con le scuole ancora chiuse, vivono con assiduità i parchi, sono preoccupati per i bimbi. I comitati di quartieri da mesi lanciano gli allarmi e quelli più volenterosi si sono rimboccati le maniche cercando di pulire al meglio i parchi evitando così che i topi possano proliferare tra l'immondizia e l'erba alta. «Stiamo tartassando il Servizio giardini spiega Barbara Lessona, a capo del comitato Amo quartiere Trieste perché svuotino quotidianamente i bidoni che diventano facile ricettacolo di topi, anche per evitare pericoli per i più piccoli». Ma loro hanno fatto le tane, iniziato a riprodursi a ritmo incessante. Proprio come avviene a piazzale delle Crociate dove «di fronte all'ingresso del cimitero Verano conclude Fabiano ci sono almeno 4 tane di topi che non riusciamo a farci chiudere e bonificare». Servirebbero le derattizzazioni e gli interventi promessi ormai mesi fa dal Campidoglio. All'assessorato all'Ambiente c'era ancora Pinuccia Montanari quando l'amministrazione promise di bandire una gara da 250 mila per coprire le derattizzazioni su strade e parchi pubblici.

IL RITARDO
La procedura non è ancora terminata.
Ad oggi fanno sapere fonti interne si sta procedendo con l'analisi delle domande arrivate. Ciò significa che l'appalto deve ancora essere assegnato. E intanto? Si procede in emergenza, chiedendo ad Ama non più responsabile del servizio da che la voce derattizzazioni è stata spuntata dal contratto si procedere con gli interventi laddove la situazione non è più tollerabile. I fondi a disposizione sono però agli sgoccioli. Ciò significa solo una cosa: se si dovrà aspettare ancora molto per vedere assegnato l'appalto, il Campidoglio dovrà isolare nuove risorse o sospendere le derattizzazioni in urgenza.
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