IL PREZZO
Il prezzo fissato per Milinkovic (che ieri sera ha sfidato CR7 con la Serbia) era di 100 milioni, con Lotito che, per andare incontro al suo giocatore, è sceso pure di una ventina di milioni. Nessuno era disposto a dare così tanto e subito. Per questo il numero uno del club non solo ha deciso di rinunciare a tutte le proposte, ma ha assicurato al serbo di ritoccare il contratto per la terza volta da quando è alla Lazio. E così andrà. La Lazio e Kezman, il procuratore di Milinkovic, già ne hanno cominciato a parlare. L’idea, che poi dovrà essere sviluppata, è quella di adeguare un minimo lo stipendio fisso del giocatore che già si avvicina sui tre milioni netti, ma di agire soprattutto sugli assist e sui gol. E in modo dirompente, visto che a ogni rete o ogni volta che manderà in gol un suo compagno, il serbo sarà premiato sul contratto con tanti soldi in più. Nel suo accordo, come in altri giocatori, esistono già bonus del genere, ma per Sergej il discorso potrebbe essere diverso e ritoccato verso l’alto. Assegnare una cifra ad ogni assist e gol, ad esempio 60-80 mila euro ciascuno, se non di più, oppure fissare un tetto: a 5 assist o gol 400 mila; a 10 800 mila e così via. Un po’ quello che Lotito propose a Immobile nei suoi primi due anni in biancoceleste che grazie ai sessantasette gol realizzati, oltre allo stipendio fisso di quasi due milioni, ne incassò altri due circa. Ecco, il discorso che si sta per intraprendere su Milinkovic è lo stesso. Il serbo ha accettato di prolungare fino al 2024 e senza riserve, anche perché è convinto di fare bene. Basti pensare che se ripetesse la stagione di due anni fa, con 14 gol e 7 assist, il numero ventuno della Lazio, oltre ai tre milioni d’ingaggio, s’intascherebbe oltre 2 milioni di euro grazie ai bonus. Un bel vantaggio per lui, ma anche per la Lazio e Inzaghi. In tutto questo, società e procuratore stanno pensando d’inserire una clausola rescissoria di 120-150 milioni di euro. Ma per adesso questa è solo un’idea.
BERISHA SUPER
L’altra novità della giornata è il grande ritorno di Valon Berisha che, dopo quasi un anno d’assenza, è rientrato in campo con la sua nazionale, risultando uno dei protagonisti con tanto di assist vincente e decisivo, nella vittoria del Kosovo sulla Repubblica Ceca. Ora la squadra del laziale è prima del gruppo davanti all’Inghilterra. A Formello, invece, la prima squadra ha battuto 7-0 la Primavera con tripletta di Adekanye e con Parolo provato centrale difensivo.
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