Italia fuori fra i rimpianti: la Spagna vince nel finale ed elimina gli azzurri

Marco Belinelli in azione contro la Spagna
di Marino Petrelli
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Venerdì 6 Settembre 2019, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Il mondiale azzurro si schianta contro la Spagna. A Wuhan finisce 67-60 con molti rimpianti. Decidono, almeno dal punto di vista numerico, i secondi 20 minuti con il parziale iberico di 37-29. Italia avanti fino al 52-56 del 36esimo, poi è mancata la lucidità nel finale e la Spagna ha piazzato un 15-4 negli ultimi quattro minuti letale. Gallinari 15 punti, Datome 12, Belinelli appena 6 con 6/16 dal campo. Determinanti, o quasi, i punti dalla panchina, 22 per la Spagna, 15 per l'Italia. A caldo Gigi Datome ha detto di «essere molto dispiaciuto per aver giocato una partita intensa ma al di sotto delle nostre possibilità sopratutto in attacco. Gli arbitri, verso i quali non esprimo mai nessun commento, non sono stati assolutamente all'altezza della partita e a questi livelli spiace davvero». Coach Sacchetti ha invece parlato di «quasi tutto fatto bene, ma è mancato qualcosa proprio alla fine». E sul minutaggio dato al quintetto, oltre 30 minuti, rispetto a pochi minuti per gli altri, risponde così: «Ho puntato su quelli che pensavo potessero darmi il meglio in quel momento, c'è stato qualche errore, ma non possiamo e non dobbiamo dare la colpa a questo o quel giocatore. Oggi è mancato qualcosa solo a livello di squadra».

LA PARTITA 
Dopo il lungo trasferimento da Foshan a Wuhan, importante capoluogo della Cina centrale che si affaccia sul maestoso fiume Azzurro, il terzo più lungo nel mondo, si gioca. Fiducia anche questa volta in Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari e Biligha. I nomi della Spagna fanno paura: Rubio, Rudy Fernandez, i due fratelli Hernanogomez e Marc Gasol. L'Italia non ne ha in campo, Gallinari e Biligha regalano il 2-9 al quarto. La Spagna è statica in attacco, i raddoppi difensivi azzurri sono eccellenti. Biligha dalla media distanza piazza il 5-15. Scariolo chiama un time out immediato e rivoluziona il quintetto. Llull con due triple e Geu Hernanogomez rimettono in corsa gli iberici fino al pareggio, 18 pari, di fine primo quarto su una palla persa di Belinelli piuttosto banale.

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La partita ora è equilibrata, fa più fatica, ma Datome mette la tripla del 20-23 al 13esimo. Rudy Fernandez fa valere la sua classe, è suo il canestro del 25-24, primo vantaggio spagnolo dell'intera partita al 15esimo. Percentuali più basse da una parte e dall'altra, Gallinari, già a dieci punti, tiene avanti l'Italia 30-31 al riposo lungo. Facce concentrate al rientro dagli spogliatoi. Juancho Hernanogomez mette cinque punti in fila, Claver la tripla del 40-36 al 24esimo. Sacchetti chiama i suoi per chiedere più difesa e tiri più aperti in attacco, magari con qualche penetrazione sotto canestro come avvenuto nei primi minuti. Hernanogomez e Rubio sono spine nel fianco, Spagna avanti 46-38 al 26esimo. Della Valle mette quattro punti e si torna sotto 46-44 al 28esimo. Hackett e un libero di Brooks chiudono il terzo periodo 50-48.  Non si segna per due minuti, Belinelli in sottomano pareggia sul 50, Gentile segna il libero del 50-51. Le squadre mettono da parte il fioretto per una pura battaglia di nervi. Biligha e Gallinari da tre tengono avanti gli azzurri 52-56.

Datome stoppa Rubio, ma la Spagna difende e colpisce da sotto canestro, 58-56 al 38esimo. Ancora Rubio segna il liberi del 60-56, Gasol i primi due punti della sua partita che valgono il 62-56. Ultimo minuto interminabile, la Spagna è più cinica, l'Italia non ne ha più. Finisce 67-60 (parziale di 15-4 negli ultimi quattro minuti) e con esso il sogno di andare avanti. Domenica contro il Portorico solo per chiudere con onore questa avventura. 


 

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