Governo impugna legge Friuli Venezia Giulia: «Discrimina i migranti». Fedriga: attacco ad autonomie

Massimiliano Fedriga e Matteo Salvini
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Giovedì 5 Settembre 2019, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 07:32

«Numerose disposizioni sono risultate eccedere dalle competenze Statutarie della Regione». E ancora: «Talune disposizioni in materia di immigrazione appaiono discriminatorie». Il Cdm, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato di impugnare una legge del Friuli Venezia Giulia. Si tratta della legge n. 9 del 08/07/2019, «Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale».

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Fedriga: attacco alle autonomie. «È incredibile che il M5s, in pochi giorni, faccia l'opposto. Questo è un segnale molto chiaro: un attacco alle autonomie». Così il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga commenta all'Adnkronos la decisione del consiglio dei ministri di impugnare la legge del Friuli Venezia Giulia n. 9 dell'8 luglio 2019 recante «Disposizioni multisettoriali per esigenze urgenti del territorio regionale» che contiene, tra le altre, delle norme in materia di immigrazione ritenute «discriminatorie». «Difenderemo le nostre norme davanti alla Corte Costituzionale», assicura il governatore leghista.
 



Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge regionale perché «numerose disposizioni sono risultate eccedere dalle competenze Statutarie della Regione. In particolare: alcune norme - a quanto rende noto il comunicato stampa del Cdm - violano la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente, di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione; talune disposizioni in materia di immigrazione appaiono discriminatorie, in contrasto con i principi di cui all'articolo 3 della Costituzione e in violazione della competenza esclusiva statale nella materia di cui all'articolo 117, secondo comma lettera b) della Costituzione; una previsione in materia di strutture di primo intervento sanitario risultano in contrasto con previsioni statali espressione della competenza in materia di livelli essenziali delle prestazioni e costituenti principi fondamentali in materi di tutela della salute, in violazione dell'articolo 117, secondo comma lettera m) e terzo comma della Costituzione; infine altre norme, riguardanti il rapporto di lavoro del personale regionale, invadono la materia dell'ordinamento civile, in violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, ponendosi altresì in contrasto con le disposizioni statali volte a costituire principi generali di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell'art. 117, terzo comma, della Costituzione».

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