Scomparsi a Piacenza, Ris a casa di lui: «Sembra l'appartamento di un pazzo»

Scomparsi a Piacenza, Ris a casa di lui: «Sembra l'appartamento di un pazzo»
di Claudia Guasco
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Martedì 3 Settembre 2019, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 12:51

I carabinieri che ieri sono andati a casa di Massimo Sebastiani, in fuga da otto giorni inseguito dall'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, sono rimasti sconcertati: masserizie ovunque, sporcizia, degrado. Il taglialegna di 45 anni che domenica 25 agosto ha pranzato con Elisa Pomarelli, la ventottenne dagli occhi azzurri amante della campagna, è un accumulatore seriale.

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RIFIUTI OVUNQUE
Gli investigatori hanno perlustrato il suo podere. Alcune assi spostate e segni di combustione all'interno del pollaio potrebbero fornire una traccia, terribile, che porta a Elisa. Per la procura di Piacenza la giovane non è semplicemente scomparsa, è stata uccisa da Sebastiani che ora è in fuga tra i boschi, probabilmente armato. I Ris hanno passato al setaccio l'abitazione e il giardino, mentre i vigili del fuoco hanno aperto la sommità di un pozzo e calato una luce. In fondo, solo trenta centimetri d'acqua e nient'altro. Ma tutto ciò che c'era intorno ha lasciato sbigottiti i carabinieri: cumuli di oggetti abbandonati, rifiuti, stanze piene nelle quali si fatica a camminare.

«Non credo che la ragazza sia entrata in questa abitazione viste le condizioni a dir poco indicibili, Massimo Sebastiani ha fatto un salto di qualità andando a vivere nei boschi. È impressionante. Fa specie pensare che un essere umano potesse vivere in quelle condizioni», afferma impressionata la psicologa forense Roberta Bruzzone, a sopralluogo concluso. La criminologa è consulente di Mauro Pontini, il rappresentate legale dell'operaio, e ha seguito i militari del Ris nell'ispezione. «Se l'abitazione è un riflesso della mente bisogna essere preoccupati, un soggetto del genere è in grado di fare qualsiasi cosa», riflette. «Ci si aspetta una cosa del genere in soggetti psichiatrici schizofrenici gravi che non riescono a badare a se stessi. La situazione che ho trovato è molto simile a quella degli accumulatori seriali ma in peggio, perché qua è tutto alla rinfusa e sporco, un quadro incompatibile con una qualità di vita minima».

La lettura psicologica è la seguente: «È più una fuga dissociativa del tipo mi vergogno di quello che ho fatto e cerco di sottrarmi alle conseguenze come posso. Non ravvedo qui invece una sfida del tipo non mi prenderete mai», è il ritratto di Sebastiani tracciato da Roberta Bruzzone. E proprio sulla sua latitanza in Prefettura a Piacenza si è tenuto un vertice tra i carabinieri e i soccorritori in campo. «Certamente Sebastiani è uno che sa vivere nei boschi anche a lungo, ne ha la capacità ed è in grado anche di procacciarsi del cibo - spiega il prefetto Maurizio Falco - Insomma, sa essere autosufficiente. Però ribadisco con forza che per la popolazione non vi è alcun pericolo, ed è errato descriverlo come un Rambo o un soggetto di spessore criminale. Anche ogni accostamento con figure di fuggitivi con cui si è avuto a che fare nel recente passato è del tutto fantasioso e privo di ogni riscontro reale».

STOP AI VOLONTARI
Oggi le ricerche si concentreranno nella zona di Sariano di Gropparello, spiega il colonnello Michele Piras, comandante provinciale: «Per ovvie ragioni di sicurezza ogni squadra di ricerca impegnata tra i boschi sarà supportata da personale dei carabinieri. Sicuramente non ci troviamo comunque di fronte a un personaggio con un profilo criminale di spessore». Ora che si indaga per omicidio, la procura ha ritenuto opportuno ordinare ai 150 volontari di sospendere le loro attività. Una misura di sicurezza preventiva poiché Sebastiani, oltre che armato, sarebbe in condizioni mentali alterate. I cani molecolari hanno rintracciato nel bosco un giaciglio di fogliame dove è verosimile che il taglialegna abbia dormito nei due giorni precedenti. L'uomo aveva parlato agli amici di un «bunker» che intendeva costruire, perciò gli investigatori stanno cercando una cascina o una baita dove potrebbe aver trovato riparo. Intanto spunta un altro avvistamento tra i boschi da parte di un gruppo di ragazzi. Qualche giorno fa erano riuniti per una scampagnata in località Lago e hanno notato un uomo che camminava con lo zaino in spalla. Il luogo si trova a un chilometro a monte da un giaciglio di fortuna.

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