Escursionista morto, l'ultimo video di Gabriele: «Mi sono perso, chiedo scusa a chi ho tradito»

Escursionista morto, l'ultimo video di Gabriele: «Mi sono perso, chiedo scusa a chi ho tradito»
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Domenica 1 Settembre 2019, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 13:18

VERONA - «Nel caso andasse tutto male, e qua faccio le corna, chiedo scusa a tutte le persone alle quali ho fatto del male, chiedo scusa a chi ho tradito». Gabriele Puccia, 27 anni, fisioterapista di Pegognaga è stato ritrovato nella notte tra il 30 e il 31 agosto dal Soccorso Alpino di Verona dopo alcune ore di ricerche tra i monti sopra la Valpolicella. Il giovane, tra le 17 e le 18 di venerdì, aveva pubblicato sui social un video in cui spiegava di essersi perso durante un'escursione in montagna. Parole che suonano agghiaccianti dopo il tragico epilogo: «Non ricordo dove ho parcheggiato la macchina, magari riesco a trovare la via del ritorno», dice l'ex arbitro mantovano. E spiega anche di non essere equipaggiato al meglio: «Mi presento a fare un’escursione con un paio di scarpe da ginnastica normali».

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GABRIELE PUCCIA, L'ULTIMO VIDEO SUI SOCIAL 
Il video prosegue per qualche secondo, poi Gabriele saluta con una frase tragica e continua la sua marcia: «Nel caso andasse tutto male, e qua faccio le corna, chiedo scusa a tutte le persone alle quali ho fatto del male, chiedo scusa a chi ho tradito».

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Il corpo di Gabriele Puccia è stato trovato alle 3 di notte sul greto del Rio Mondrago, dopo essere precipitato da un dirupo per circa dieci metri. Ad allertare il soccorso alpino è stata la sorella del ragazzo, che gli aveva consigliato l'escursione ed era rimasta in contatto WhatsApp con lui per tutto il giorno. Poi più nulla. Alle 22 è scattato l'allarme, di qui le ricerche e il ritrovamento dell'auto del giovane fisioterapista fresco di laurea. Poco dopo il corpo.

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Il giovane, che stava passando una settimana di vacanza sul Lago di Garda, era partito in mattinata per un'escursione da solo e aveva inviato alcune foto alla sorella con immagini dai sentieri percorsi. Quando i carabinieri hanno rintracciato la sua auto parcheggiata a Malga Biancari, 6 squadre si sono portate sul posto e hanno iniziato a perlustrare i vari itinerari della zona. Verso le 3 il rinvenimento in località Rio Mondrago, dove il ragazzo era scivolato fuori dal sentiero e caduto per una decina di metri, riportando traumi letali. 
 
 

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Dopo che il medico del Soccorso alpino ne ha constatato il decesso, la salma è stata ricomposta e imbarellata. Tutti i soccorritori sono stati fatti convergere sul posto per poi trasportare la barella a spalla fino al ponte tibetano, dove è arrivata alle 5. Non appena è stato giorno, l'elicottero di Trento la ha recuperata con il verricello, per trasferirla a Malga Biancari e affidarla al carro funebre diretto all'ospedale di Borgo Roma. Hanno preso parte alla ricerca anche i soccorritori della Stazione speleologica.
 

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