Furti e rapine con le auto a noleggio: fermati tre giovani di Ostia

Furti e rapine con le auto a noleggio: fermati tre giovani di Ostia
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Sabato 31 Agosto 2019, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 17:49
Da Ostia in trasferta con l’auto a noleggio fino ai confini con Viterbo, Civitavecchia e probabilmente anche a Tivoli per svaligiare bar, tabaccherie e distributori automatici h24 self-service. Le notti brave del terzetto di ladri, due giovani di 20 e 22 anni, Davide G. e Mirko T., e una donna di 28 anni di origine portoghese ma residente al Lido, Maria Celinha D. A., sono finite all’alba di giovedì quando gli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo sono arrivati fino a Ladispoli per arrestarli.

Li hanno sorpresi mentre cercavano di svaligiare una tabaccheria. Mentre la ventottenne era ancora alla guida della 500 rossa ad aspettarli in strada, i due avevano già alzato la saracinesca con il piede di porco e dal bagagliaio dell’auto avevano preso un sacco di iuta in cui infilare sigarette e gratta e vinci. Ma i poliziotti sono arrivati prima.

Nell’auto sono state rinvenute anche un centinaio di stecche di “bionde” trafugate poco prima in un bar di Civitavecchia. Ma come hanno fatto gli agenti a stanarli? In una serie di colpi messi a segno nelle aree più a Nord di Roma, tra Campagnano, Formello, Mazzano e Le Rughe, in più di un’occasione, stando a testimonianze e alle immagini riprese da alcune telecamere, sul posto o nelle immediate vicinanze, spuntava una 500 rossa del car sharing gestito da Eni. Persino i carabinieri di Tivoli erano sulle tracce dello stesso tipo di veicolo per altre scorribande commesse nel loro territorio.

Con un po’ di pazienza, gli agenti della giudiziaria sono risaliti a un parziale della targa, quindi si sono messi in contatto con l’Area sicurezza dell’Eni, bussando direttamente ai loro uffici dell’Eur-Torrino. Così, per la prima volta, un organo di polizia si è agganciato al link collegato alla App di gestione, che monitora i movimenti di un’auto. Quella di interesse per gli ispettori era una noleggiata a lungo termine da Mirko T., che da un po’ non pagava più il canone. Anziché bloccarne l’utilizzo, d’accordo con la polizia, l’uso è stato lasciato libero ancora per un po’. L’altra notte quando la 500 è tornata in strada, i poliziotti hanno cominciato a “seguirla” da un tablet. Si aspettavano che prendesse la direzione di Roma Nord, invece, ha iniziato a viaggiare verso Civitavecchia. La banda è stata poi fermata a Ladispoli. Ieri i tre sono stati processati per direttissima.

I ragazzi sono finiti ai domiciliari, per la donna c’è l’obbligo di dimora. Ma non è escluso che a breve piomberanno su di loro anche le richieste di misure cautelari per gli altri colpi sospetti. L’uso di auto a noleggio per commettere reati è sempre più diffuso. Erano scappati su un’auto presa in affitto i complici del bandito a cui il proprietario di casa sparò durante un tento furto a Monterotondo. E i corrieri della droga fanno sempre più affidamento su auto “presumibilmente pulite”. Per la prima volta, ora, la polizia non si è limitata a fare riscontri sui documenti (spesso falsi) con cui i veicoli vengono noleggiati, ma si è messa sulla scia delle vetture bloccando agli autor
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