Spread giù, i mercati scommettono sul governo: Btp decennale al minimo storico. Borsa +2%

Operatori a Wall Street
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Giovedì 29 Agosto 2019, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 19:48
Giù, a nuovi minimi record, il rendimento dei Btp e Borsa effervescente. Il mercato accoglie bene l'incarico a Giuseppe Conte per il nuovo governo. Lo spread tra il rendimento del Btp e quello del Bund tedesco si riduce, chiudendo a 167 punti base, dai 176 di ieri, con il rendimento del Btp decennale sotto l'1% allo 0,97%.

All'asta del Tesoro di titoli di stato di oggi, inoltre, il Btp a 10 anni, collocato per 4 miliardi di euro, ha spuntato un tasso dello 0,96% con un calo di 0,6 punti rispetto alla precedente operazione. Piazzati anche Btp a 5 anni per 2,25 miliardi di euro con un rendimento dello 0,32% contro lo 0,8% della precedente operazione e Ccteu per 1 miliardo allo 0,77% contro l'1,06% di luglio.

Con l'accordo tra Pd e M5S per la formazione di un nuovo Governo i titoli di Stato italiani hanno preso a macinare record sia sul mercato primario che secondario e quella che sembrava essere una scommessa dei mercati si è trasformata in una valanga di acquisti che ha interessato tutta la curva dei rendimenti italiana. Dopo i record di rendimento toccati ieri sul mercato secondario dal Btp decennale oggi è stata la volta del mercato primario, dove il nuovo Btp benchmark decennale è sceso sotto la soglia dell'1% (allo 0,96%) aggiornando il minimo storico dell'1,14% che risaliva all'agosto del 2016. A un soffio dal record storico si è fermato anche il Btp a 5 anni emesso oggi dal Tesoro allo 0,32%: una manciata di punti base dallo 0,19% toccato a settembre 2016.

«Una coalizione M5S-Pd porterebbe più disciplina fiscale, che nell'ultima settimana ha portato a una reazione positiva del mercato - Matteo Ramenghi, capo degli investimenti di Ubs Wm Italy -. Ci aspettiamo che gli investitori rimangano largamente favorevoli alla formazione di un governo M5s-Pd, considerato che le obbligazoni italiane continuano a offrire rendimenti più alti in contrnto ad altri bond di paesi periferici. Al contrrio un improvviso stop e un ritornoalle elezioni metterebbe sotto pressione gli asst italiani». 

L'impressione, afferma Filippo Mormando, Fixed Income Strategist di Mps Capital Services, è che i titoli di Stato italiani «stiano tornando ad essere agganciati agli altri asset governativi europei e ad essere trattati dagli investitori come bond sovrani che, in questa fase, riescono a garantire un 'plus' di rendimento che altri titoli sulla stessa fascia non garantiscono».

In più si aggiunga che le aspettative dei mercati sull'Italia sono positive ed alimentano spazi per un ulteriore performance positiva dei Btp. Ad esempio Barclays prevede che «a breve termine il sentimento del mercato rimarrà costruttivo sull'Italia. Prevediamo - afferma la banca inglese - che la futura coalizione adotterà una posizione cooperativa con le autorità europee sul bilancio; sicuramente meno conflittuale di quello che sarebbe stato preso da un governo tra Lega e M5S». In più le prospettive per i Btp saranno ancora più rosee se al nuovo quadro politico si aggiungerà il supporto delle politiche monetarie annunciato dalla Bce rimettere l'inflazione europea, finora troppo bassa, in carreggiata.

Più cauti gli analisti di Citigroup ulle prospettive del nuovo possibile Governo italiano. Da una parte evidenziano come il governo M5S-PD sarà potenzialmente più europeista e sono ottimisti anche in vista della manovra fiscale, ma non del tutto a proposito delle riforme strutturali. I dubbi li mettono infine sulla durata di quest'alleanza politica, che potrebbe anche essere solo di alcuni mesi.

Piazza Affari allunga il passo. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,94% in chiusura, tra scambi in forte ripresa per 2,5 miliardi di euro e decisamente insoliti per il mese di agosto. Segue Parigi (+1,51%), Francoforte (+1,18%) e Londra
(+0,98%). I listini ormai si muovono in generale sulla scia dello scontro commerciale tra Usa e Cina. Oggi sono arrivati segnali di distensione, con Pechino che ha escluso ritorsioni nell'immediato come risposta all'aumento delle tariffe Usa, previste per settembre, mentre il Presidente Donald Trump ha parlato di trattative in corso fra i due paesi «a diversi livelli».

Su tutti i bancari, a partire da Mps (+13,14%). Bene anche Banco Bpm (+3,05%), Unicredit (+2,89%), Intesa (+2,28%), Ubi (+2,14%) e Bper (+1,98%). In luce Stm (+3,27%), insieme ai rivali europei, mentre Tim (+2,54%) ha seguito l'onda rialzista della semestrale di Bouygues (+6,75% a Parigi). Acquisti su Cnh (+5,18%), mentre Prysmian (+4,61%) è stata spinta dagli analisti di Goldman Sachs. Ancora acquisti su Leonardo (+4,29%), da due giorni tra i preferiti di Morgan Stanley. Segno meno per Pirelli (-2,19%), Tenaris (-0,65%) e Mediaset (-1,39%).

 
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