Chanel, una modella trans nuovo volto del beauty: «Bullizzata e picchiata da mio padre, ora piango di gioia»

Chanel, una modella trans nuovo volto del beauty: «Bullizzata e picchiata da mio padre, ora piango di gioia»
di Costanza Ignazzi
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 19:32

«Tutta la mia vita è stata una battaglia: ormai non piango più quando sono triste, questa volta ho pianto lacrime di gioia». Theodora Quinlivan, modella transgender di 25 anni, ha di che essere felice: è la nuova testimonial beauty di Chanel, prima trans in una campagna della maison parigina e in generale nel mondo del make up.

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Theodora, Teddy per amici e social, occhi grandi e lentiggini, rappresenta la svolta al termine di un percorso che ha visto sempre più transgender farsi strada nel mondo della moda: da Lea T, volto (o forse dovremmo dire chioma) della campagna "Oh my gold" di Pantene a Indya Moore, attrice e modella, che poserà per Paolo Roversi nel prossimo Calendario Pirelli. Una strategia, quella dell'inclusività gender, che paga - e i brand lo sanno - in tempi in cui l'accettazione fa tendenza e il piccolo mondo chiuso della moda si apre a fisici e modelli diversi da quelli degli ultimi decenni. Non a caso Victoria's Secret, finita nella bufera fashion per le dichiarazioni del chief marketing officer sull'immagine veicolata dal marchio (niente donne formose, niente Lgbt), è corsa ai ripari ingaggiando Valentina Sampaio come protagonista della campagna Pink. Valentina, che due anni fa è stata anche la prima trans a conquistare la copertina di Vogue
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

💄CHANEL BEAUTY💄 -I find I don’t cry anymore when things are sad, but isn’t it interesting when we shed tears in moments of triumph. This was one of those triumphant cry moments for me. My whole life has been a fight. From being bullied at school consistently, kids threatening to kill me and going into graphic detail how they were going to do it, my own father beating me and calling me a fagot, to receiving industry blowback after speaking publicly about being sexually assaulted on the job... This was a victory that made all of that shit worth it. I had walked 2 shows for Chanel while I was living in stealth ( stealth meaning I hadn’t made my trans identity public yet) and when I came out I knew I’d stop working with some brands, I thought I’d never work with the iconic house of Chanel ever again. But here I am in Chanel Beauty Advertising. I am the first openly trans person to work for the house of Chanel, and I am deeply humbled and proud to represent my community. The world will kick you down, spit on you, and tell you you’re worthless. It’s your job to have the strength to stand up and push on, to keep fighting, Because if you give up then you will never experience the tears of triumph. Thank you to everyone who made this dream a reality! @nicolaskantor @shazmakeup @sebastienrichard1 @casadevallbelen

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E ora è la volta di Teddy, che a Instagram ha affidato i ricordi dolorosi da lasciarsi alle spalle grazie (in parte) a questo traguardo nella sua carriera: dai rapporti difficili con la famiglia alle minacce di morte a scuola. «A scuola sono stata bullizzata, con i ragazzini che minacciavano di uccidermi e mi mostravano graficamente ciò che mi avrebbero fatto, mio padre che mi picchiava e mi chiamava "frocio", ho avuto ripercussioni dopo che ho pubblicamente dichiarato di essere stata molestata sul lavoro. Questa vittoria ha dimostrato che ne valeva la pena». La modella aveva già sfilato due volte per Chanel, pur non essendo ancora uscita allo scoperto come transgender: ci ha messo un po' a farlo per paura che avrebbe smesso di lavorare con alcuni brand. «Il mondo ti butterà a terra, ti sputerà addosso e ti dirà che non vali nulla. Ma il tuo lavoro è avere la forza di rialzarti e continuare a lottare. Solo così potrai un giorno versare lacrime di gioia». 
 
 

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