Giovani, la moda del barbiere: ogni mese il taglio va ritoccato

Giovani, la moda del barbiere: ogni mese il taglio va ritoccato
di Raffaella Troili
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 00:50
Ma sono giusti, non lunghi, non stanno male, ma che si tagliano i capelli ogni mese?”. Come una tassa, a cadenza fissa, arriva l’annuncio, sempre più imperioso. “Vado dal barbiere”. Ma quanto mi costi? Anzi costate. Neanche io vado così tanto dal parrucca. Niente da fare, i giovanissimi ogni mese ritoccano il taglio, che poi hanno tutti lo stesso, la cresta non va più, ora va la riga laterale, da bravi ragazzi, il ciuffo basso da una parte ma con una leggera sfumatura ai lati e dietro (a seconda del grado di elasticità percepito nei genitori). E comunque stiamo parlando di millimetri. “Aspetta che inizia la scuola”; “guarda che troppo corti non piacciono alle donne” e “non fai mica bella figura a presentarti così al ritiro”. Ogni scusa è buona per mettere dei paletti, la sorpresa al ritorno non è mai eccessiva, aperta la porta ecco palesarsi un bel Dybala, di Hamsik non c’è traccia. A catena, il fratello improvvisamente scopre anche lui di avere i capelli lunghi, riparte la litania, “ma avete visto i ragazzi grandi, quanto sono più belli, ora che li portano lunghi”. Meglio arrendersi, dopo le solite raccomandazioni che saranno rispettate a metà: niente righe, zigzag e rasature esagerate. Insomma attento con forbici e macchinetta. Che poi mi sente, pure il barbiere.
raffaella.troili@ilmessaggero.it
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