Parto naturale, il primo vagito poi la neonata muore: aperta un'inchiesta sulla clinica
Muore durante il parto a 35 anni: sei indagati tra medici e ostetriche
L'ipotesi principale avvalorata dai medici, ha spiegato il dott. Andrea Ciavattini, primario della Clinica di Ostetricia e Ginecologia del Salesi è quella di «un'embolia amniotica»: «un fatto raro ma che può accadere». Il medico ha parlato di «quadro acuto e imprevedibile e non recuperabile nonostante la rianimazione». «Noi - ha aggiunto - abbiamo segnalato l'evento alle autorità perché ci possa essere una giusta analisi del caso che porti alla definizione della diagnosi della causa di morte. Verrà fatta anche una valutazione interna per l'approfondimento diagnostico come è la prassi per eventi critici». Quando la donna è arrivata in ospedale il feto era già morto e i sanitari le avevano indotto il travaglio «secondo modalità regolari». «Quando si sono rotte le membrane amniotiche - ha raccontato il primario - ha avuto un arresto cardiocircolatorio» ed «è stata immediatamente rianimata»: il parto è avvenuto ma la paziente è morta. La 34enne, ha riferito Ciavattini, soffriva di diabete gestazionale. Potrebbe essere stata questa patologia, secondo i medici, ad aver concorso, in caso di mancata sottoposizione a cure adeguate, al decesso prematuro della bimba. Ipotesi che potranno trovare un conforto solo dai responsi dell'autopsia disposta dalla Procura sul corpo della donna ed eventualmente anche del feto.
«Neonato muore in ospedale dopo il parto: la mamma non l'ha mai visto, la salma mai restituita»
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