Acrobazie rosso-gialle/Tutti i rischi di rifondare una strana “sinistra”
Eccidio nazista di Vinca, il presidente tedesco Steinmeier davanti a Mattarella: «Provo solo vergogna, chiedo perdono»
E gli spiragli che si stanno aprendo per un Conte Bis o Conte Due, al quale Zingaretti potrebbe dire di sì dopo i vari no che continua a ripetere nonostante i maggiorenti dem siano più disponibili di lui? Il Colle non ha avuto alcuna diretta informazione su un progresso di questo tipo. Ma osserva l’evoluzione delle cose e - senza volerne indirizzare il percorso come da metodo matterelliano adottato fin dall’inizio della crisi e ribadito in ogni suo passaggio - e prima di prendere decisioni e passare ai fatti il presidente della Repubblica vuole vedere numeri certi della nuova possibile maggioranza e poter avere, per poi fare le sue valutazioni, il nome su cui i contraenti dell’accordo rosso-giallo hanno scelto. Queste due condizioni al momento non ci sono, e proprio per questo il Colle dopo il primo giro di consultazioni ha dato altro tempo - ma resta la richiesta di fare presto perché i problemi del Paese non possono aspettare e la legge finanziaria ha bisogno al più presto di una squadra di governo che la prepari e ne gestisca il lungo iter - ai leader di partito che incontrerà a partire da domani e entro dopodomani dovrà essere messo un punto fermo nella grande confusione in corso.
LE PREGIUDIZIALI
Dunque il Quirinale aspetta di vedere le carte dei partiti ma intanto si sta constatando sul Colle che alcune pregiudiziali starebbero cadendo. E che dai veti assoluti si starebbe passando a una fase di dialogo più fluido tre le forze, Pd e M5S, impegnate nella trattativa per il dopo Conte che potrebbe anche rivelarsi un di nuovo Conte. Mattarella, naturalmente, non si pone affatto come un facilitatore impegnato a far incontrare i partiti, ma soltanto - secondo le prescrizioni della Costituzione - come colui che dovrà esaminare la «chiara» fattibilità pratica e numerica di una nuova maggioranza e comportarsi di conseguenza. Né favorevole né contrario insomma il Colle rispetto alla soluzione che forse si starebbe delineando tra M5S e Pd, e da lassù si vuole soltanto capire se ci saranno da qui a mercoledì altri passi in avanti in quel senso.
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