Romani pronti al rientro ma potrebbero ripensarci

Romani pronti al rientro ma potrebbero ripensarci
di Mauro Evangelisti
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Sabato 24 Agosto 2019, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 11:50
Se diamo retta ai dati dei rifiuti raccolti dall’Ama, un romano su cinque è ancora in vacanza, ma già da lunedì prossimo coloro che passeranno dalla condizione di turista a cittadino della Capitale mediamente incavolato saranno moltissimi. In buona sostanza l’estate è finita e i romani possono già vedere all’orizzonte cosa li aspetta. Tra multe per chi non usa i sacchetti trasparenti e rifiuti romani che, loro sì, continueranno a fare i turisti in giro per il Lazio, per l’Italia, e forse anche per l’Europa l’autunno ci porterà una nuova crisi della spazzatura, il sistema non è ancora stato messo in sicurezza. Un’altra crisi, quella di governo, aumenterà le difficoltà perché l’opera di mediazione che può fare un ministro dell’Ambiente funziona solo se c’è un ministro dell’Ambiente. L’autunno ci porterà anche bus che vanno a singhiozzo e qualche volta anche a fuoco, come è successo proprio l’altro giorno sulla Cassia, stazioni della metro chiuse, strade ricche di buche, avvallamenti e trappole per scooteristi. Arriverà il maltempo, si formeranno nuovi crateri sull’asfalto, parleremo di allagamenti, tombini ostruiti, alberi che cadono, di ingorghi e file chilometriche. Non ditelo a quel romano su cinque che fa ancora il turista, c’è il rischio che decida di non tornare.
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