Parte la Vuelta degli assenti. L'Italia punta su Aru

Fabio Aru
di Francesca Monzone
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Sabato 24 Agosto 2019, 09:30
La Vuelta a España 2019, l’ultimo grande giro della stagione, scatta oggi da Torrevieja, per concludersi il 15 settembre a Madrid. Sarà la corsa dei grandi assenti e dei colombiani, che vogliono vincere anche in Spagna, dopo aver dominato il Giro d’Italia e il Tour de France. Mancherà Yates, vincitore lo scorso anno e la britannica Ineos non schiererà nessuno dei suoi gioielli, puntando su Hart e Poels. Mancheranno Bernal e Thomas, primo e secondo all’ultimo Tour de France, oltre a Froome ancora fermo. Tra gli assenti anche Carapaz, vincitore del Giro d’Italia e con lui mancherà il nostro Nibali. La sfida per la conquista della maglia rossa di leader, sarà tra i due dell’Astana Lopez e Fuglsang, con Roglic della Jumbo Visma. Lopez e Roglic sono stati avversari al Giro e ora alla Vuelta, la sfida andrà avanti. Non andranno dimenticati gli uomini Movistar con Quintana e il campione mondiale in carica Valverde. Attenzione anche a De Gendt, Uran e Chavez. Per le vittorie di tappa i nomi su cui puntare saranno quelli di De Gendt, con Teuns e Gilbert. Mentre per le volate i favoriti saranno Sam Bennett e Fernando Gaviria con John Degenkolb.
GLI ITALIANI
L’Italia questa corsa a tappe l’ha vinta solo 6 volte e l’ultima è stata nel 2015 con Fabio Aru. Il sardo lo rivedremo in gara e con lui, gli azzurri, saranno 13 in totale. Nella UAE di Aru ci sarà Valerio Conti, ma il cavaliere dei quattro Mori sarà la punta e il romano lo aiuterà, anche se la squadra gli lascerà spazio per conquistare qualche tappa. Al via vedremo anche il campione italiano Formolo della Bora-Hansgrohe, con Battaglin della Katusha-Alpecin, Marcato in squadra con Aru e Conti e Brambilla della Trek-Segafredo. Il percorso è avvincente con una cronometro a squadre di 18 km, che a Torrevieja darà il via alla corsa. Il totale di chilometri da percorrere sarà 3272. Jurançon-Pau, con i suoi 36,1 sarà la decima frazione e cronometro individuale. Ci saranno anche tante montagne, con 9 frazioni dedicate agli scalatori e 6 occasioni per i velocisti. Per l’assegnazione della maglia rossa, decisivi saranno il Coll de la Gallina, il Santuario dell’Acebo e l’Alto de la Corbertoria.
KITTEL SMETTE
Dalla Germania Marcel Kittel ha annunciato il suo ritiro. Il trentunenne velocista tedesco, tra i più forti nel ciclismo, tramite i social network ha fatto sapere che appenderà la bici al chiodo. Kittel che a breve diventerà padre, aveva smesso di correre quest’anno, rompendo inspiegabilmente il contratto con la Katusha-Alpecin. Nel suo messaggio di addio al ciclismo, il velocista ha spiegato di aver dedicato 20 anni al ciclismo e che adesso si sente pronto per altro. Vuole tornare a studiare Marcel e si iscriverà all’università e vuole crescere la sua famiglia da vicino. 
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