La giovanissima muser su Tik Tok è ogni giorno nella top 10 della classifica italiana e nella top 100 della classifica mondiale. Di Facebook nemmeno a parlarne, «non mi piace, non mi sono mai iscritta». Da Instagram a Tik Tok, per arrivare a YouTube ha dovuto vincere le resistenze dei genitori, non erano d'accordo, «la vedevano come una piattaforma troppo aperta e la temevano».
Marta va bene a scuola, frequenterà il terzo anno dell'istituto tecnico indirizzo marketing, «ho voti alti, studio in treno e negli spostamenti», e ha anche pubblicato un libro “Nonostante” (edizioni Mondadori Electa). Una sorta di diario personale in cui condivide i suoi pensieri e le sue emozioni sulla vita, sull’amore, sulla generazione «Z», i nati tra il 1995 e il 2012 come lei. «Qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare. Falla. Falla al meglio, ma soprattutto, falla a modo tuo», si legge nel libro. E sempre più ragazzini si riconoscono nel Marta-pensiero, «mi scrivono dicendo di aver capito, grazie a me, che l'importante non sono i soldi, o avere mille amici: è sufficiente valorizzare le piccole cose quotidiane», ha raccontato in una delle tante interviste. Marta posta diversi video al giorno e tiene incollati allo schermo migliaia e migliaia di teenagers, tra gli 8 e i 16 anni, che commentano, scrivono e reagiscono con emoji alle sue mini performance. Su YouTube racconta la sua vita, dal primo viaggio a Parigi agli outfit da provare per la superfesta. Gli haters non la spaventano, «non ci faccio più caso. Con i miei followers ho creato un rapporto d’amicizia, mi piace parlare di tutto, insieme siamo come una grande famiglia e se qualche volta fanno un commento negativo magari mi aiuta a riflettere su qualcosa che ho fatto».
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