Vacanze con i figli: ostaggi della trap in auto e pure delle “dritte” degli youtuber

Vacanze con i figli: ostaggi della trap in auto e pure delle “dritte” degli youtuber
di Raffaella Troili
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Mercoledì 21 Agosto 2019, 00:00
«Papà lo sai che quello che sta cantando guadagna cinque volte quello che guadagni te? E ha una Lamborghini gialla, anzi no ora l’ha cambiata». Trà, becca questa. In vacanza con i figli, nella macchina affittata, ostaggio delle loro musiche trap, sbeffeggiati se si chiede un revival, si deve anche subire prese in giro economiche. Nelle orecchie litanie ossessive, di rigore a volume altissimo tipo “Per davvero, per davvero, mmh”, impossibile chiedere una pausa, al massimo si può abbassare il finestrino e sporgersi con la testa disperati. «Ora tocca a me» non esiste, nessuno raccoglie. Smanettano con lo smartphone e lo collegano al sistema audio dell’auto scegliendo la musica (cosa che non saremmo in grado di fare...) e via, tutti i giorni, andata e ritorno dalle spiagge, il repertorio di tutti i loro idoli, al massimo ci scappa un “Mambo salentino”.
L’abitacolo sembra una discoteca, i genitori non sono a proprio agio, mentre i ragazzi ciondolano con la testa esperti. In giro per l’isola, cartina alla mano, ogni spiaggia è una meravigliosa scoperta. E invece no, il piccoletto ostenta saccente: «È bella la spiaggia di Binissafuller». E chi te l’ha detto? «Ci è andato Anima». Anima chi? «Lo youtuber, il gamer», spiega seccato. «In un villaggio a 5 stelle». Tiè. Rialziamo il volume va.
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