Difficile credere che tutta questa gente sia spinta dalla voglia di incassare il poco entusiasmante premio (in neoburocratese chiamato “ecobonus”) di 5 centesimi a bottiglia, una ricompensa spendibile peraltro solo per l’acquisto di biglietti Atac. La riuscita dell’iniziativa dimostra semmai la grande voglia che hanno i romani - o almeno molti di loro - di riciclare i rifiuti e in generale di darsi da fare per migliorare la città. Ma questo successo coglie tutti impreparati, comprese le stesse macchinette che non ce la fanno a reggere il carico di plastica immesso a getto continuo e molto spesso si bloccano. Così chi arriva con le buste piene di bottiglie, trovando l’apparecchio fuori servizio, è costretto a trascinarsi lo scomodo bagaglio sul treno, oppure a mettersi in cerca di un cassonetto fuori dalla stazione.
Per rimediare, adesso nelle stazioni viene mandato un tecnico che nelle ore di punta provvede a svuotare la macchina appena si riempie. Sperando che presto arrivino altre macchinette mangiaplastica e tutto si risolva.
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