Predica anti migranti, il parroco di Sora insiste: «Prima i poveri italiani»

Predica anti migranti, il parroco di Sora insiste: «Prima i poveri italiani»
di Roberta Pugliesi
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Sabato 17 Agosto 2019, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 12:45
Nonostante le polemiche, il parroco di Sora, don Donato Piacentini, insiste. Rintracciato al telefono ribadisce il suo pensiero espresso dal pulpito di piazza San Rocco: «Non sono razzista, ma prima pensiamo ai poveri italiani».

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Perché questa contrapposizione? Don Donato la spiega con la teoria del vaso puntando l'indice contro il sistema di accoglienza che a suo dire non riesce a fronteggiare l'emergenza: «Se in un vaso vanno 10 litri di acqua io non posso versarne 20 altrimenti trasborda, considerando che viviamo purtroppo in un Paese dove sempre più numerose sono le persone bisognose».

LE FOTO DELLA OPEN ARMS
Ma perché questo intervento? A infastidire il parroco sarebbe stato il caso Open Arms, la nave dell'ong con 134 persone che da 15 giorni è mare. In particolare il prete non avrebbe gradito alcune foto che immortalerebbero i migranti con i «telefonini e le catenine» citate nella predica: «Quelle foto sono state lo spunto per l'odierna omelia in cui ho voluto semplicemente sottolineare come tante persone che vivono intorno a noi siano in difficoltà anche più gravi dei rifugiati, non riuscendo ad arrivare alla fine del mese, a mangiare o a pagare bollette. Io non ho mai fatto mancare il mio aiuto a questa gente. Ma vedere ragazzi extracomunitari che chiedono l'elemosina dinanzi ai supermercati e che poi vanno a cambiare le monete incassando cento euro non lo trovo giusto».

LE BOLLETTE
Don Donato Piacentini punta il dito anche contro quel sistema di accoglienza attraverso le cooperative che talvolta, a suo dire, specula sui richiedenti asilo. E non risparmia critiche anche a quella che lui definisce «sinistra intellettuale»: «Quante bollette hanno pagato queste persone di sinistra a chi non riusciva ad arrivare a fine mese? Io l'ho fatto tante volte e non solo per gli italiani».
 
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