«Negra di m...», insulti alla figlia 13enne dell'assessora di Ostia

«Negra di m...», insulti alla figlia 13enne dell'assessora di Ostia Pioggia di solidarietà, domani riunione in Comune
di Rosalba Emiliozzi
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Giovedì 15 Agosto 2019, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 17:30

«Negra di m...», per strada, rivolto a una bambina di 13 anni che cammina a Rocca di Mezzo, paesino abruzzese dove è in vacanza con i genitori e l'altra sorella di 16 anni, anche lei adottiva. La bambina rimane impietrita e racconta tutto a casa. Benché scossa, vorrebbe che tutto rimasse lì, in famiglia, ma la mamma non ci sta, è Germana Paoletti, 53 anni, insegnante e assessore del M5S del Municipio di Ostia, cioè 300mila abitanti del Comune di Roma, si occupa di politiche sociali ed educative, quell'insulto è qualcosa di «inaccettabile - dice - l'ho spiegato alla bambina, denunciando pubblicamente questo caso proteggiamo anche gli altri». E così ha fatto.

Il 14 agosto, di mattina, ha fatto un post pubblico su Facebook che ha ricevuto 1.200 like e una pioggia di solidarietà «con telefonate e messaggi privati da tanta gente e da tanti esponenti politici, tranne che dai leghisti» dice la mamma-assessora. Ma prima era andata dai carabinieri di Rocca di Mezzo a fare un esposto circostanziato dove ha raccontato quanto successo il 13 agosto alle 18,30 nella cittadina abruzzese che in questi giorni pullula di turisti: «Un uomo tra i 20 e i 30 anni su un'auto scura, carica di valigie, ha rallentato, ha tirato già il finestrino e ha detto quella frase: “negra di m....”, rivolta a mia figlia piccola, per poi andarsene. Forse  aveva un accento romano, ma poco importa. E' la gravità del gesto che non può non essere segnalata».

Dopo la paura e la rabbia, oggi è il giorno della riflessione. Da quell'insulto - «è la prima volta che mi capita una cosa del genere, tanto odio per il colore della pelle» dice l'assessore Paoletti - sta nascendo una sorta di moto di solidarietà attiva. «Il sindaco di Rocca di Mezzo, Mauro Di Ciccio si è subito interessato al caso e domani faremo una riunione  in Comune con il comandante della stazione carabinieri del paese. Sono stati invitati anche il primo cittadino di Rocca di Cambio e il sindaco di Ovindoli, che è leghista». Si parlerà dell'episodio per condannare la «discriminazione razziale e attuare azioni che possano in futuro evitare episodi di intolleranza come questi». Quanto alle indagini «i carabinieri stanno pattugliando più di frequente le strade e stanno attenti anche al linguaggio, in modo da smorzare i toni per evitare ulteriore episodi di discriminazione razziale».

Immediata la solidarietà all'assessore del  X Municipio di Roma e alla figlia. «Rocca di Mezzo è un comune bellissimo ed ospitale, da sempre distintosi per apertura mentale e culturale. La nostra gente è amabile ed ospitale da sempre, ma i seminatori di odio purtroppo fanno proseliti - dice la deputata abruzzese Stefania Pezzopane del Pd - Il clima che si è creato nel Paese, anche per colpa di una certa politica urlata e che inneggia a una presunta italianità, sta creando danni inenarrabili. Stanno distruggendo tradizioni di secolare ospitalità. E' il momento di alzare la testa e far sentire forte la voce di chi, come noi del Partito Democratico, rigetta con forza tali gesti odiosi. Non è accettabile alcuna forma di razzismo in Italia e in terra d'Abruzzo».

«L'Abruzzo non è razzista e tutti i turisti da noi sono i benvenuti.

Ciò che è successo a Rocca di Mezzo non rappresenta il pensiero del popolo abruzzese ma evidenzia solo l'ignoranza di qualcuno» dice il capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che continua: «L'Abruzzo è ben altro e spero che Germana Paoletti e la sua famiglia, a cui va tutta la mia solidarietà, possano scoprirlo trascorrendo una serena vacanza nella nostra regione».

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