Reddito di cittadinanza, Inps: quasi 1,5 milioni le richieste, no a una su quattro

Reddito di cittadinanza, Inps: quasi 1,5 milioni le richieste, no a una su quattro
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Mercoledì 14 Agosto 2019, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 19:17
Le domande per il reddito di cittadinanza sfiorano a fine luglio il milione e mezzo e l'Inps conferma controlli «massivi» annunciando che 600mila nominativi sono stati forniti alla Guardia di Finanza per esaminare i «profili di rischio» e stanare eventuali furbetti. E mentre si apre uno scontro tra Lega e M5s su possibili modifiche alla misura con la prossima manovra, il presidente dell'Istituto Pasquale Tridico si dichiara soddisfatto del risultato e spiega come «i nuclei interessati dalla misura sono 1,2 milioni, quindi molto probabilmente il numero dei percettori dovrebbe ancora crescere». 

Sono 1.491.935 le domande di Reddito di cittadinanza presentate al 31 luglio. - annuncia l'Inps - 922.487 sono state accolte, quasi 400mila respinte e circa 170mila in evidenza per ulteriore attività istruttoria. La percentuale di domande respinte è attualmente al 26,8% (più o meno una su 4, ndr). Ad oggi vi sono state 1.025 rinunce, mentre circa 32mila nuclei sono decaduti dal beneficio. E sui controlli Tridico spiega che sono stati «massivi e preventivi» rispetto all'accoglimento delle domande e «la loro efficacia è dimostrata dal fatto che più di un quarto delle domande è stato respinto. Abbiamo continui contatti con l'Agenzia delle Entrate, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, la Guardia di Finanza e le altre Autorità di controllo e l'azione sinergica delle Amministrazioni dello Stato sta facendo emergere il lavoro nero di chi ha provato comunque a chiedere il reddito di cittadinanza, anche se la maggior parte di chi lavora in nero non fa domanda di Reddito di cittadinanza. In particolare, la Guardia di Finanza ha a disposizione 600mila beneficiari da noi forniti; di questi esaminerà i profili di rischio». Sul numero di domande poi spiega: «ricordo che nella relazione tecnica bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato i nuclei interessati dalla misura sono 1,2 milioni, quindi molto probabilmente il numero dei percettori dovrebbe ancora crescere».

 
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