Viviani è campione d'Europa: battuti Lampaert e Ackermann

Elia Viviani
di Francesca Monzone
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Domenica 11 Agosto 2019, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 16:16
Dopo Matteo Trentin, sul trono d’Europa si siede Elia Viviani, che in una volata a due ha superato il belga Yves Lampaert, conquistando il titolo di campione continentale. Terzo posto per il tedesco Pascal Ackermann, seguito da Alexander Kristoff, che nel 2017 vinse il davanti al veronese. Ancora un oro per gli azzurri ai campionati Europei di Alkmaar in Olanda, dove nell’ultimo giorno, dopo una settimana di gare, è arrivato l’oro più atteso, quello della prova Elite maschile. L’azione decisiva è arrivata a 65 chilometri dal finale quando Viviani, con Lampaert e Ackermann, dopo una curva si sono trovati da soli in testa. Il terzetto non si è lasciato sfuggire l’occasione è trovato l’accordo hanno guadagnato terreno. Dietro una Olanda delusa non è riuscita a ricucire il buco. Non è bastato neanche l’aiuto della Francia prima e della Gran Bretagna dopo, a riprendere i tre fuggitivi, che a gran passo hanno fatto la loro corsa.  A 3,5 dal finale c’è stato poi l’allungo di Lampaert, che ha provato ad attaccare per evitare la volata finale, dove sapeva di essere il meno forte. Viviani ha risposto all’assalto del belga, mentre Ackermann non è riuscito ad inseguire i due. Lampaert ha lanciato la volata a 300 metri dal finale, ma l’azzurro più forte, senza grande fatica è riuscito a superarlo e a far suo il titolo continentale. Croce sul cuore e dito verso il cielo per Viviani sotto il traguardo, dedicando la sua vittoria a Bjorg Lambrecht, il ventiduenne belga morto mentre si correva la terza tappa del Tour di Polonia. 

«Abbiamo conosciuto un Elia, tutto nuovo, che si mette in gioco - ha commentato Viviani dopo il traguardo -  Non era un’azione programmata e con Trentin sapevamo che dovevamo fare una gara dura. Lampaert è stato il passista, abbiamo utilizzato le sue trainate e poi Ackermann non ha retto sul finale e io mi sono preso la mia rivincita». Quello conquistato oggi è il quarto oro per gli azzurri, portando così l’Italia a quota 9 medaglie: 4 ori, 1 argento e 4 bronzi. La missione azzurra ha dimostrato così di poter vincere in ogni settore, con le formazioni juniores e poi under23 dove sia nella prova maschile che femminile, ha dominato con con la Peternoster e Dainese. Ieri nella prova Elite donne l’argento era arrivato con Elena Cecchini, la fidanzata di Viviani, oggi poi, con la gara regina, ancora un trionfo azzurro grazie al Veronese.  È stata una grande Italia, sempre presente in corsa non ha subito le situazioni ma le ha create, sfruttando quella tattica e fantasia, che ha sempre contraddistinto la nazionale italiana. 


CRONO 
ORO Andrea Piccolo - CRONO INDIVIDUALE UOMINI JUNIORES
BRONZO  Affini Edoardo, Boaro Manuele , Martinelli Davide, Guazzini Vittoria, Longo Borghini Elisa e Valsecchi Silvia - MIXED TEAM RELAY
BRONZO  Elena Pirrone - CRONO INDIVIDUALE DONNE U23
BRONZO  Edoardo Affini - CRONO INDIVIDUALE UOMINI ELITE

IN LINEA
ORO Elia Viviani - Prova in Linea Elite
ORO Letizia Paternoster - Prova in Linea donne U23
ORO Alberto Dainese - Prova in Linea uomini U23
ARGENTO Elena Cecchini - Prova in linea Elite                              
BRONZO  Andrea Piccolo - Prova in linea uomini Juniores 
 
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