L'Italia supera il Venezuela. Sacchetti taglia Moraschini, Cinciarini e Michele Vitali

La grinta di Abass
di Marino Petrelli
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Sabato 10 Agosto 2019, 23:27
Dopo la rocambolesca sconfitta di ieri contro la Russia, l'Italia si riscatta contro il Venezuela. Al Pala Olimpia di Verona finisce 72-54. Il torneo finisce con due vittorie e una sconfitta. Biligha miglior marcatore con 12 punti. Al termine della partita, coach Sacchetti ha comunicato che i primi tre giocatori a lasciare il gruppo che andrà in Cina sono Cinciarini, Moraschini e Michele Vitali. Per loro l'avventura mondiale finisce qui con i ringraziamenti dello staff tecnico e della Federbasket. Notizie meravigliose arrivavano anche dall'Europeo U20 dove le azzurre regolano con merito la Francia 56-43 e volano in finale domani contro la Russia. Sugli scudi Sara Madera e Valeria Trucco. 

Partita in controllo per gli azzurri dall'inizio: 9-5, 20-14, poi 28-18 con le iniziative di Aradori e Delle Valle. Al riposo lungo, Italia avanti 38-28. Biligha efficace in attacco, 12 punti per il lungo neo Olimpia e Italia avanti 45-32, poi 53-38 al 30esimo. L'ultimo quarto serve per definire il punteggio. Finisce 72-54. Nel complesso, la tre giorni veronese ha mostrato buone indicazioni, ad esempio la forma già acquisita da Hackett e Ale Gentile un certo ritmo offensivo. Da rivedere alcuni black out difensivi e l'inserimento di alcuni giocatori, ad esempio Aradori e Belinelli, ancora in comprensibile ritardo di preparazione. Sacchetti è in una condizione di essere al momento l'allenatore di una nazionale incerottata e tutta da costruire. Dalla settimana prossima potrebbe recuperare Datome e si capiranno meglio le condizioni di Danilo Gallinari, ancora fermo e con qualche smorfia di dolore a seguito dell'appendicectomia subita sabato scorso. Con o senza Gallinari è un discorso totalmente diverso, non solo nella preparazione ma in prospettiva dell'esordio mondiale contro le Filippine. Squadra e staff tecnico si ritroveranno a Roma il 14 agosto, dal 16 torneo dell'Acropolis  ad Atene, poi si parte per la Cina. E lì non si potrà più scherzare.
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