L'Irlanda supera 29-10 l'Italia sperimentale di O'Shea che pensa al Giappone

Rugby, Irlanda supera 29-10 l'Italia sperimentale di O'Shea che pensa ai Mondiali in Giappone
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 10 Agosto 2019, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 18:00

Da Chicago (novembre 2018) a Dublino (ieri sotto la pioggia) gli "sperimentali" irlandesi continuano a essere migliori degli "sperimentali" italiani. Nessuna e imprevista novità, insomma, anche se i verdi in maglia bianca sono stati un po' meno migliori visto che dal 54-7 si è passati al 29-10 (5 mete a due, p.t.19-10), ma questa è la logica, conosciuta e ribadita distanza fra la 3a e la 14a nazionale del ranking che si sono affrontate per affinare l'ultima fase di preparazione verso i mondiali autunnali in Giappone.

E' stato anche il ritorno della nazionale sulla Rai (RaiDue), questo Cattolica test match, ricordato per aggiungere una crocetta in più nella colonna degli eventi favorevoli della trasferta dublinese.

Ritmo blando, allora, in questa partita dal pronostico scontato anche sottolineato che qui non si vince dal 1998. Qualche lampo azzurro di Canna, il buon rientro di Minozzi dopo un anno di calvario e il debutto nella ripresa del mediano di mischia inglese Callum Braley, 25 anni, italiano grazie al nonno materno. Dato il ko reiterato di Violi si potrebbe dire che il nuovo titolare deve essere lui per verve e doti tecniche che lo fanno brillare con il Gloucester nella serie A d'Inghilterra. Per adesso si è dimostrato un buon "distributore", assai veloce e preciso. Un buon "acquisto" per il gruppo azzurro del ct O'Shea che non ha mai la panchina abbastanza lunga.

Bene anche il veterano Benvenuti, 28 anni, 45 caps, il più in palla fra i trequarti con Canna che comunque non pare in grado di scalzare Allan. 

Match aperto fino al the, ma è chiaro che in questi warm up estivi premondiali non ci si attende mai epici duelli: banalmente l'Irlanda ha messo in luce il mediano Carbery e ha subito spesso le cariche azzurre che hanno portato alle mete di Mbanda (promosso) e Canna, poi però alla distanza i verdi non sono mai stati davvero impensieri dagli attacchi dell'Italia preoccupantemente priva di un repertorio di varianti e debole sul gioco aereo. Ottima la touche azzurra, diretta dal capitano di giornata Budd, e discreta la giovane prima linea Quaglio, Fabiani, Riccioni.

Altro, da sotto la pioggia della sua Dublino, il ct O'Shea non porta a casa.

Sabato prossimo 17 agosto a San Benedetto del Tronto, ore 18.30, arriva la Russia, ventesima al mondo, unico avversario abbordabile di questo poker invero durissimo allestito per approdare ai Mondiali: poi ci attendono in trasferta Francia e Inghilterra, per gradire un menu estivo un tantino pesante.  Probabile che almeno per un po' O'Shea arrischi sulle rive dell'Adriatico qualcosa di molto simile alla formazione tipo dei Mondiali.


Marcatori. Irlanda 5 m. 18' Carbery  28' Kearney 37' Conway 44' Murphy 63' Marmion. Tr. 2 Carbery. Italia: 2 m. 12' Mbanda 20' Canna.
 
Irlanda: Jordan Larmour, Andrew Conway, Garry Ringrose, Chris Farrell, Dave Kearney, Joey Carbery, Luke McGrath; Jordi Murphy, Tommy O'Donnell, Rhys Ruddock (c), Jean Kleyn, Devin Toner, Andrew Porter, Rob Herring, Jack McGrath.

A disp. Niall Scannell, Cian Healy, John Ryan, Iain Henderson, Tadhg Beirne, Kieran Marmion, Jack Carty, Mike Haley.
All. Schmidt

Italia: Matteo Minozzi, Angelo Esposito, Tommaso Benvenuti, Edoardo Padovani, Giulio Bisegni, Carlo Canna, Guglielmo Palazzani; Jimmy Tuivaiti, Maxime Mbanda, Giovanni Licata, Dean Budd (c), Alessandro Zanni, Marco Riccioni, Oliveiro Fabiani, Nicola Quaglio.

A disp. Federico Zani, Andrea Lovotti, Simone Ferrari, Marco Lazzaroni, Renato Giammorioli, Callum Braley, Ian McKinley, Sebastian Negri.

All.

O'Shea

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