Richard Gere a Lampedusa: «Salvini non mi interessa». La replica: «Spero che si abbronzi»

Open Arms, Richard Gere e chef Rubio a Lampedusa. Botta e risposta tra l'attore americano e il vicepremier: «Salvini non mi interessa, io aiuto le persone». «Spero che si abbronzi e che si trovi bene»
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Sabato 10 Agosto 2019, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 12:53

«Ieri abbiamo presentato alla Procura di Roma e a quella di Agrigento un esposto col quale chiediamo di verificare se questa situazione non rappresenti una fattispecie di reato. E nel caso individuare i responsabili». A dirlo è stato Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia, durante una conferenza stampa all'aeroporto di Lampedusa, con Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola, Richard Gere, attore e attivista per i diritti umani e Gabriele Rubini, noto come chef Rubio. Dalla Ong hanno spiegato che a bordo c'è «un equilibrio molto precario» e i migranti da giorni in mare dopo il soccorso vivono «una situazione psicologica particolarmente grave». La Ong spagnola ferma da giorni al largo di Lampedusa con 121 migranti a bordo, nella notte ha soccorso altre 39 persone in acque internazionali.
 

 
 

Alla conferenza è intervenuto anche l'attore americano, che ha così esordito: «A differenza di quello che dicono i politici, i governi e qualche giornale, la maggiora parte dei migranti sono cristiani. Hanno tutti toccato il mio cuore. Ho parlato con un gruppo di donne sulla nave: una nonna, con la figlia e i nipotini e la loro storia è orribile. Hanno minacciato di fare del male al resto della famiglia se la mamma dei bambini non si fosse concessa sessualmente più volte e lei si è sacrificata». 



«A Lampedusa sono venuto spontaneamente, nessuno mi ha chiesto di essere qui. Ero in vacanza con la mia famiglia vicino Roma quando ho sentito delll'approvazione decreto Sicurezza bis e quasi non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare una fuori una cosa simile». Dopo aver saputo del via libera al decreto Sicurezza bis «ho chiamato i miei amici di Open Arms che ho conosciuto qualche tempo fa a Barcellona - ha spiegato l'attore - e mentre parlavo con loro ho deciso: in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato in aeroporto a Roma».

«Amo moltissimo l'Italia, il vostro spirito, la vostra generosità, il vostro cuore, ma dopo due anni tornando qui ho avvertito che c'è qualcosa di diverso, le persone sono diventate un pò paranoiche». Gere ha poi raccontato le difficoltà incontrate per trasportare a bordo della nave della Ong le provviste raccolte. «Ho trovato una grandissima difficoltà nel trovare qualcuno che ci portasse con la barca», ha detto, spiegando che c'è «questa paranoia nell'essere di aiuto agli altri, c'è questo timore».

«Alla fine abbiamo trovato una persona di sera tardi, ma la mattina quando ci siamo presentati ci ha detto 'ho cambiato ideà - ha continuato l'attore -. Qualcuno gli aveva prospettato delle ripercussioni, dicendogli di fare attenzione. Alla fine siamo riusciti a trovare un'altra barca e l'abbiamo riempiuta di provviste. Non è stato facile, ma quando siamo arrivati sulla Open Arms, queste persone, nostri fratelli e sorelle, che hanno passato dei momenti orribili, erano lì ad applaudire perché qualcuno era arrivato ad aiutare».

Gere ha poi concluso: «Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta». 
E rispondendo ai cronisti ha lanciato un appello: «Deve essere interrotta questa situazione di stallo della Open Arms, adesso. A bordo la situazione è grave, ci sono persone che vivono ammassate tra di loro e se la condizioni non è peggiore è grazie ai volontari della nave». La risposta del ministro dell'Interno, ovviamente, non s'è fatta attendere.
   
Ha partecipato alla polemica anche la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni con un post su Facebook: «Secondo i dati ufficiali, il 90% di chi è sbarcato illegalmente in Italia negli ultimi anni è uomo e solo il 10% donna.
Ma quando una star di Hollywood come Richard Gere decide di fare la sua comparsata a favore di telecamera su una nave Ong, guarda caso, spuntano per la foto moltissime donne. Perché per i nuovi schiavisti è più facile fare propaganda immigrazionista facendo vedere donne e bambini che non solo uomini adulti (come avviene di solito). Ci prendono per scemi? Open Arms e Richard Gere da quanto tempo hanno concordato questo spot?» 

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