Finanziamenti acquisto della prima casa boom rispetto al 2018, ma torna la voglia di surroga. Nel mese di luglio – rileva lo studio – i nuovi minimi dei tassi hanno alimentato il sensibile balzo delle domande di surroga, schizzate al 56,8% del totale dal 38,3% del secondo trimestre 2019. Contestualmente vi è stato un calo delle richieste di finanziamenti per l'acquisto della prima casa, al 35,7% del totale dal 51,6% registrato nel precedente trimestre. Guardando al trend storico (2006-2019), le richieste di finanziamenti ipotecari per la prima abitazione restano, tuttavia, saldamente in testa (50,7% del totale, 39,3% le surroghe/sostituzioni). Sugli erogati la supremazia dell'acquisto prima casa è invece netta, con il 55% nell'anno e il picco a 63% in luglio, massimo dal 2014.
La preferenza per il tasso fisso è ai massimi assoluti. La quota coperta dalle richieste a tasso fisso è salita a luglio all'88,4% dall'83% dei tre mesi precedenti. Sia nell'analisi trimestrale (2015-2019), sia in quella storica annuale (2006-2019), la preferenza per il tasso fisso raggiunge ormai i massimi assoluti. A luglio si è registrato un allungamento delle richieste di mutui con durata ventennale (al 35,1% del totale dal 30,7%), assieme a limature per i mutui della durata di 25 anni (al 16,8% dal 18,6%) e quelli di 30 (al 22,7% dal 25,6%).
A movimentare il mercato sono soprattutto le fasce di età mature. Per quanto riguarda l'importo medio richiesto, a luglio è salito a 136.952 euro, vale a dire il nuovo massimo nelle rilevazioni trimestrali che risalgono a gennaio-marzo 2015 (su base annuale è il nuovo top dai 132.628 registrato nel 2014). La ripresa delle surroghe influisce poi sulla lieve crescita della domanda delle fasce di età mature, tra 36 e 55 anni.
Il costo del mutuo tocca nuovi minimi storici. Nelle rilevazioni annuali il tasso fisso medio (per i finanziamenti a 20 e a 30 anni) è indicato all'1,73% (1,92% nel 2018) e quello variabile allo 0,88% (0,83% nel 2018). Ancora più in basso le indicazioni nelle rilevazioni mensili: a luglio sono stati rispettivamente indicati all'1,4% e allo 0,84%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA