«Tottenham e Ajax non spendono per tradizione religiosa»: la battuta antisemita in radio scatena le polemiche

Radio Radio battuta antisemita Tottenham Ajax
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Mercoledì 7 Agosto 2019, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 12:32

Una battuta dal sapore antisemita, quella che si è sentita oggi pomeriggio, durante le trasmissioni dell'emittente radiofonica romana Radio Radio. Uno degli opinionisti è intervenuto in diretta e, commentando le strategie del calciomercato europeo, ha chiosato dicendo che il Tottenham e l'Ajax non spenderebbero per tradizione religiosa. Risatine e sorrisi in studio: il riferimento è a quel luogo comune tipicamente antisemita relativo all'attaccamento ai soldi delle persone di religione ebraica. Ed è chiara l'allusione alla vicinanza delle due tifoserie alle comunità ebraiche di Londra e di Amsterdam. Alcuni esponenti della comunità hanno allora cercato di replicare in diretta, ma, secondo quanto hanno riferito, questo non è stato possibile («Non ci hanno fatto intervenire», hanno detto alcuni di loro).

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Così il direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, su Facebook: «...Era in onda "Radio Radio Lo sport" (in studio Francesco Di Giovambattista e Zeljko Pantelic) e Tony Damascelli in collegamento telefonico durante il dibattito afferma che "il Tottenham non spende soldi a caso anche per tradizione religiosa quindi Dybala può andare per 60mln" e non per i 100 dei quali si parla.
In studio Pantelic fa riferimento all'Ajax che "spende poco e vende bene". In pratica un complimento rivolto alle proprietà Ebraiche... Un rappresentante della Comunità Ebraica ha chiamato Radio Radio almeno un'ora e mezza dopo quel momento quando ormai si stavano affrontando altri temi ed è stato spiegato che il chiarimento sarebbe avvenuto in privato ed eventualmente successivamente in diretta. Radio Radio ha sempre avuto rapporti cordiali con la Comunità Ebraica che con i suoi massimi esponenti ha sempre avuto accesso ai nostri microfoni liberamente e senza condizioni
».

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