Travolti e uccisi dopo la lite in disco, torna a casa l'automobilista: per il gip non ci fu dolo

Travolti e uccisi dopo la lite in disco, torna a casa l'automobilista: per il gip non ci fu dolo
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Mercoledì 7 Agosto 2019, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:02

Matteo Scapin tornerà a casa. Il gip Vito di Vita ha interrogato nel pomeriggio di oggi l'automobilista, a cui il pm Raffaella Latorraca ha contestato il duplice omicidio volontario per la tragedia di sabato sera ad Azzano in cui hanno perso la vita, investiti, Luca Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferrari, 18 anni.


(Matteo Ferrari e Luca Carissimi)

Il Gip ha ritenuto di riqualificare l'accusa in omicidio stradale aggravato dall'omissione soccorso e ha concesso gli arresti domiciliari a Scapin: per il giudice, dunque, non ci sarebbe stata la volontà di uccidere, così come contestava la Procura.


(Matteo Scapin)

Scapin, rappresentato dai legali Riccardo Tropea e Anna Marinelli, durante l'interrogatorio, avrebbe riferito la sua versione dell'impatto tra la Mini Cooper che guidava e lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi.

 

 

I giovani erano appena usciti dalla discoteca «Setai» di Orio al Serio, località Portico, e viaggiavano in sella a una Vespa 125 quando sono stati tamponati violentemente da un’auto, una Mini Cooper, guidata da Scapin, 33 anni, di Curno. In un primo momento l’uomo si era allontanato dal luogo dell’incidente, per poi presentarsi più tardi alla polizia. Sembra che fra i tre ci fosse stata prima una lite per futili motivi, forse degli apprezzamenti poco graditi una ragazza.

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