Groenlandia, allarme caldo: il ghiaccio si scioglie a tempo di record

Groenlandia, allarme caldo: il ghiaccio si scioglie a tempo di record
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Agosto 2019, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 16:23

Se l'intera superficie della Groenlandia si sciogliesse, il livello medio del mare salirebbe di oltre 7 metri. Scenari apocalittici a parte, quello che sta accadendo nell'isola dell'Artico è comunque preoccupante: il caldo eccezionale di questi giorni sta provocando uno scioglimento record dei suoi ghiacci, con un picco di ben 10 miliardi di tonnellate in un solo giorno.

Ghiacci sciolti in Groenlandia, la slitta corre sull’acqua: la foto del cambiamento climatico

A luglio le correnti torride provenienti dall'Africa non hanno risparmiato nemmeno il Nord Europa, tanto che in Belgio la scorsa settimana si sono sfiorati i 42 gradi e la Siberia è stata colpita da vasti incendi. L'ondata di calore ha poi proseguito il suo percorso, picchiando sulla punta più estrema del pianeta, la Groenlandia, particolarmente vulnerabile alle alte temperature perché è costituita per l'82% da ghiaccio.

Le immagini sono impressionanti: fiumi spontanei nati da macigni di ghiaccio liquefatti di colpo, che solcano la superficie bianca dell'isola più grande del mondo creando un paesaggio nuovo. Il picco è stato raggiunto mercoledì, con ben 10 miliardi di tonnellate disperse nell'oceano in un solo giorno, ha reso noto l'Istituto Meteorologico della Danimarca (di cui la Groenlandia è territorio semi-autonomo). Nell'intero mese di luglio sono andati perduti 197 miliardi di tonnellate di ghiaccio, 240 miliardi quest'anno.

 


Il record del 2012, fissato a 290 miliardi di tonnellate, è a portata di mano, perché bisogna ancora attendere i dati di agosto. Lo ha confermato la climatologa danese Ruth Mottram: «Se è vero che l'onda africana sta lasciando la Groenlandia, tutto lascia pensare che avremo ancora temperature miti e cieli limpidi, che sono altrettanto importanti, se non di più, per lo scioglimento della calotta glaciale».

I numeri di cui si sta parlando sono talmente elevati da risultare difficilmente comprensibili, ma per avere un'idea più concreta di quanto stia accadendo in Groenlandia basti pensare che un miliardo di tonnellate di ghiaccio corrisponde al volume di acqua che può riempire ben 400mila piscine olimpioniche. Con conseguenze per l'intero eco-sistema: secondo uno studio di giugno condotto da scienziati americani e danesi, infatti, lo scioglimento del ghiaccio nella sola Groenlandia porterà all'innalzamento globale del livello del mare tra i 5 ed i 33 centimetri entro il 2100. La mano dell'uomo, attraverso le massicce emissioni di gas serra nell'atmosfera, è ancora una volta sotto accusa.

L'Organizzazione meteorologica mondiale ha osservato che le ondate di calore estreme si stanno verificando almeno 10 volte più frequentemente rispetto a un secolo fa: «Sono eventi che possono verificarsi naturalmente, ma studi hanno dimostrato che sia la frequenza che l'intensità di queste ondate sono aumentate a causa del riscaldamento globale», ha spiegato il portavoce dell'organismo Onu, Mike Sparrow. E se la temperatura sale, a farne le spese per prime sono le zone polari, ha avvertito Sparrow: «Quando le persone parlano della temperatura media globale che aumenta di poco più di un grado, non è un problema enorme se sei ad Amburgo o a Londra, ma questa è una media globale ed è di gran lunga maggiore nelle regioni polari». Se servisse un'altra prova, basta ricordare che nei giorni scorsi oltre 200 renne sono state trovate morte di fame nell'arcipelago norvegese di Svalbard, in pieno Artico. Per l'incapacità di trovare pascoli, inariditi da un clima sempre più africano. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA