Scoperta la “Super-Terra” a soli 31 anni luce da noi: è potenzialmente abitabile?

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Venerdì 2 Agosto 2019, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 13:12

LOLNEWS.IT - Da quanto tempo crediamo di non essere soli nell’universo? Ebbene, forse è giunto il momento per rafforzare questa convinzione dopo che la Nasa ha scoperto nella costellazione dell’Idra, a soli 31 anni luce da noi quella che immediatamente è stata ribattezza “Super-Terra”: si chiama in realtà GJ 357 d e si trova nel sistema solare GJ 357 insieme ad altri due esopianeti e stando alle primissime dichiarazioni, potrebbe essere davvero abitabile. Ecco nel dettaglio la particolarità notata dagli scienziati che fa ben sperare.Foto@Kikapress

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La "Super Terra" orbita intorno alla sua stella madre nella cosiddetta zona abitabile, cioè a una distanza che potrebbe consentire l'esistenza di acqua liquida in superficie. Descritto sulla rivista Astronomy & Astrophysics dal gruppo internazionale di ricerca coordinato dalla statunitense Cornell University, questo affascinante mondo alieno è stato scovato quasi per caso grazie al telescopio spaziale Tess, il nuovo "cacciatore" di pianeti della Nasa. In primavera, infatti, il telescopio aveva puntato i suoi "occhi" sulla costellazione dell'Idra, individuando dei temporanei affievolimenti della luce della stella GJ 357 che suggerivano la presenza di un pianeta in transito, il "bollente" GJ 357 b.

Cercando conferma della sua esistenza nei dati raccolti dai telescopi terrestri, gli astronomi hanno individuato a sorpresa le 'improntè di altri due pianeti vicini: l'anonimo GJ 357 c e il ben più intrigante GJ 357 d. Quest'ultimo pianeta, classificato come una Superterra, «è localizzato entro il bordo esterno della zona abitabile della stella, dove riceve all'incirca la stessa quantità di energia che Marte riceve dal Sole», spiega la co-autrice dello studio Diana Kossakowski, che lavora in Germania presso l'Istituto Max Planck per l'astronomia di Heidelberg. «Se il pianeta avesse un'atmosfera densa, cosa che sarà verificata in futuro con nuovi studi - aggiunge Kossakowski - potrebbe intrappolare una quantità di calore sufficiente per scaldare il pianeta e consentire la presenza di acqua liquida in superficie». Le dimensioni e la composizione di GJ 357 d sono ancora sconosciute, ma se si trattasse di un pianeta roccioso, potrebbe essere grande quasi il doppio rispetto alla Terra.


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