«Non sono un alpinista - dice Annovazzi di Primaluna, in provincia di Lecco - mica sono un appartenente ai Ragni o al gruppo Gamma. La mia è una semplice passione per le scalate impegnative, effettuate senza ossigeno». Due anni fa, dopo il terzo traguardo in alta quota, dalla cima aveva promesso alla moglie che quella sarebbe stata l'ultima volta. Non ha mantenuto la promessa e ci ha riprovato, con successo, nonostante i problemi seri avuti con la salute. «Ma è come per un calciatore - esclama -. Quando si rompe una gamba, mica smette di giocare perché ha avuto un infortunio».
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