Rai, i giornalisti idonei del concorso 2015 depositano un ricorso al tribunale del lavoro

Il Cavallo della Rai
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Martedì 30 Luglio 2019, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 19:32
«Abbiamo depositato un ricorso davanti al giudice del lavoro contro il nuovo concorso deliberato dalla Rai, in quanto vìola la legge». Lo dichiara il Comitato per l’Informazione Pubblica, fondato da oltre 100 giornalisti risultati idonei alla selezione Rai 2015 e assistiti dall’avvocato Vincenzo Iacovino.

«Il nuovo concorso – prosegue la nota – ignora palesemente la legge di Bilancio 2018, che al comma 1096 stabilisce che la Rai deve valorizzare fino in fondo le graduatorie preesistenti, cioè la 2013 e la 2015. Ora la prima, pur essendo più vecchia, è stata scorsa fino a esaurimento a febbraio 2019, come indica la norma citata, ma la 2015 no. La Rai ad oggi non ha dato una vera motivazione per questo rifiuto».

«Ricordiamo che l’azienda nel 2015 ha svolto un concorso meritocratico e trasparente, aperto a tutti, con prove orali e scritte di giornalismo televisivo, radiofonico, web e social, oltre a test e colloqui in lingua straniera e psicoattitudinali. Da questa selezione, a cui hanno partecipato quasi 3mila colleghi, è stata ricavata una graduatoria di 392 idonei. La legge di Bilancio 2018 (comma 1096) ha di fatto “soppiantato la graduatoria”, come ha riconosciuto anche il Tar del Lazio con sentenza n. 9347/2019». Conclude il Comitato: «Il nostro ricorso è il primo passo, perché chiederemo conto alla RAI e personalmente ai responsabili, non solo dal punto di vista civile e penale ma anche contabile».

 
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