Mai come nell’ultimo decennio, la capacità di essere multitasking, prendere decisioni in pochi secondi e fare più cose contemporaneamente è richiesta nel mondo del lavoro ma si applica anche costantemente nella vita di tutti i giorni, dunque può capitare di dimenticare dettagli, appuntamenti o oggetti in un periodo di sovraccarico mentale. Ma non c’è da preoccuparsi, perché la scienza ha stabilito che gli smemorati, chi tende a dimenticare, sono più intelligente della media. Ecco come lavora il cervello e perché dimenticare non è un male.
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Cognitive neuroscience researchers at the University of Toronto have developed a smartphone-based app called HippoCamera to assist those suffering from memory loss. https://t.co/lXBtuCzmwy
— Ioanna Talasli (@ITalasli) July 27, 2019