Roma Concerti: da Fiorella ai Madball, dai Bohemians a Einaudi. E c'è anche Piotta

Bohemian Symphony Orchestra
di Fabrizio Zampa
24 Minuti di Lettura
Domenica 28 Luglio 2019, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 23:47

LUNEDI’ 29 LUGLIO
 
 
Concerti/Fiorella Mannoia torna con "Personale" alla Cavea

«Personale è una modesta raccolta di storie interpretate attraverso la musica e di storie raccontate attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica»: così Fiorella Mannoia riassume il suo ultimo album "Personale", tredici canzoni che raccontano altrettante storie, consapevolezze e prese di coscienza, riflessioni su se stessi, sull'umanità, sulla vita e sui sentimenti in tutte le loro sfaccettature. E’ lei stessa a raccontare sul suo sito l’avventura dell’album. «Essere appassionati di qualcosa è la più grande fortuna che si possa avere, non c’è età per scoprire nuove passioni, e io ho riscoperto da poco quella della fotografia. Nel booklet del disco c'è la mia piccola e umile mostra personale. Ho voluto abbinare a ogni brano di questo album uno scatto realizzato nel corso di viaggi, di incontri, di momenti imprevedibili, perché le fotografie raccontano prima di tutto delle storie, esattamente come le canzoni. Grazie quindi ai soggetti che ho ritratto negli scatti e grazie agli autori tutti, ai musicisti tutti e a chi mi ha affiancato nella realizzazione di questo progetto».
 

 


Gli autori sono Federica Abbate, Giulia Anania, Amara, Luca Barbarossa (ha scritto un brano in romanesco), Bungaro, Antonio Carluccio (anche interprete di un duetto con Fiorella in dialetto napoletano), Cheope, Cesare Chiodo, Marialuisa De Prisco, Ivano Fossati, Daniele Magro, Rakele, Zibba e la stessa protagonista. E con lei c’è in palcoscenico la band diretta dal percussionista Carlo Di Francesco, con Max Rosati e Alessandro De Crescenzo alle chitarre, Claudio Storniolo al pianoforte e tastiere, Luca Visigalli al basso e Diego Corradin alla batteria.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 

Musica/Ludovico Einaudi, nuovo live a Caracalla

Il pianista e compositore torinese Ludovico Einaudi, sessantaquattro anni a novembre, si muove da sempre fra musica classica, rock, jazz, world music e tanti altri stili e generi, ha fatto mille diverse esperienze, ama le sperimentazioni e le esplorazioni, e dopo aver presentato in un lungo tour italiano e europeo il materiale dell’album “Elements”, inciso nel 2015, adesso propone dal vivo le musiche del suo nuovo disco “Seven Days Walking”, suddiviso come dice il titolo stesso in sette passeggiate, o se preferite sette episodi che verranno pubblicati a scadenza mensile (dal “Day One” fino al “Day Seven”). Ogni episodio è focalizzato su alcuni temi principali che ritornano in modo diverso: sette variazioni intorno a uno stesso percorso immaginario.
«L’idea – dice Einaudi - mi è venuta mentre riascoltavo le  registrazioni delle prime prove: ogni versione mi sembrava avere un suo carattere, con sfumature così distinte che non riuscivo a preferirne una piuttosto che un’altra. Associavo il tutto al camminare, all’esperienza di fare e rifare gli stessi percorsi ma scoprendo ogni volta nuovi dettagli». E alla fine ha deciso di inglobarle in un percorso di ascolto labirintico: «Un po’ come entrare nei meandri della creazione e vedere come un’idea musicale si può sviluppare in tante direzioni, cambiare ogni volta che viene eseguita, e cambiare ulteriormente nel momento in cui viene ascoltata».
Caracalla, via delle Terme di Caracalla, ore 21
 
 
Jazz/Antonello Salis e Simone Zanchini, due fisarmoniche libere

Era una decina d’anni che Antonello Salis e Simone Zanchini non univano le loro fisarmoniche per creare, come ai vecchi tempi, una musica senza confini, senza barriere e senza preconcetti, ma evidentemente la possibilità di scambiarsi in continuazione i ruoli e di sperimentare le mille sfumature dei loro strumenti ha avuto la meglio, e stasera i due musicisti sono di nuovo fianco a fianco con il progetto “Liberi”, il cui nome dice già tutto. «Antonello Salis è l'unico fisarmonicista italiano col quale valga la pena di improvvisare», dice Zanchini, e così lui (fisarmonica e live electronics) e Salis (fisarmonica e pianoforte) offrono il loro flusso di energia ispirato e creativo ma soprattutto libero.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21


Rock/Latte & i Suoi Derivati live a Villa Ada

Latte & i Suoi Derivati (la sigla, LSD, già merita una piccola medaglia) è la band di rock demenziale italiano nata all'inizio degli anni novanta a Roma con i due comici Lillo (Pasquale Petrolo) e Greg (Claudio Gregori) nel ruolo di frontmen e con il batterista Paolo Di Orazio. Ora sono diventati un sestetto con l’arrivo del chitarrista Fabio Taddeo, del tastierista Attilio Di Giovanni e del bassista Giulio Scarpato. Il gruppo offre una via di mezzo fra concerto e show, uno "spettacolo comico cantato" fra ritmi rock e testi ironici, a cui è molto difficile e quasi impossibile assistere rimanendo serii.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 

Tango/Village Celimontana, milonga con Celimontango

Il lunedì niente jazz ma tango con Celimontango, progetto che trasforma lo spazio verde della villa in una milonga aperta agli appassionati del genere: l’evento è a cura di Il Principe e dj Vargas, al completo di lezioni di tango a cura di Samantha Dispari e Santiago Fina.
Village Celimontana, via della Navicella 12, dalle ore 20
 
 
MARTEDI’ 30 LUGLIO
 
 
Musica/James Senese & Napoli Centrale in concerto a Villa Ada

Due anni dopo il tour di oltre 200 concerti nei quali ha proposto l'album “'O Sanghe”, uscito nel 2016 e vincitore della Targa Tenco nel 2017, il sassofonista James Senese è a Villa Ada con la sua band per riproporre il suo ultimo disco “Aspettanno ‘o Tiempo”. James è un grande musicista, oltre che un solista coi fiocchi, un personaggio fondamentale di quello splendido cocktail di musica spuntato nel dopoguerra in Italia e a Napoli. Figlio di madre partenopea e di un militare americano sbarcato alla fine della seconda guerra mondiale («Sono nato a Miano, provincia di Napoli, a metà strada fra Napoli e il Bronx, amo Coltrane e Miles Davis e il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita», dice lui), flautista e vocalist oltre che sassofonista, James parla napoletano puro e dell’inglese conosce solo i testi dei brani che canta.
Quest’anno festeggia il mezzo secolo di carriera con un doppio album dal vivo, appunto “Aspettanno ‘O Tiempo”, registrato durante lo scorso tour invernale, che contiene i suoi grandi successi e due inediti (di cui uno scritto da Edoardo Bennato). E stasera ve lo potete godere con la band Napoli Centrale, la stessa che ha registrato “Nero a metà” di Pino Daniele, probabilmente il disco più famoso del cantautore napoletano: Ernesto Vitolo (piano e tastiere), Gigi De Rienzo (basso) e Agostino Marangolo (batteria).
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Musica/Gli Aires Tango festeggiano i 25 anni alla Casa del Jazz

Era il 1994 quando nacque a Roma la band degli Aires Tango, su un’idea del sassofonista e compositore Javier Girotto, argentino di Cordova, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive del jazz creò un nuovo terreno musicale, che rispecchiava  fedelmente la melodia tangueira e l'improvvisazione jazzistica, con un esplicito riferimento alla musica di Astor Piazzolla: una sorta di tango "trattato", dai sapori latini ma in continua evoluzione. E stasera, con il progetto “25 Años”, la band celebra il suo quarto di secolo. Javier Girotto al sax soprano e baritono, Alessandro Gwis al piano e tastiere, Marco Siniscalco al basso e al basso elettrico e Michele Rabbia alle percussioni e ai live electronics, dieci anni dopo l’ultimo album insieme, offrono un concerto nel quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock soul blues/Al Charity i Midnite Runners

Un mix di rock, blues e soul: è la proposta dei Midnite Rounders, duo acustico formato dai vocalist e chitarristi Fanio Jannicola e Elio Irace. Propongono un tributo ai grandi artisti che frequentavano questi generi tra le due sponde dell'Atlantico, a cavallo tra gli anni '60 e '80. La coppia ha raccolto una serie di brani originali e li rilegge cercando di restare fedele alla costante ricerca dei suoni giusti.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Swing Swing Swing al Village Celimontana

Ogni martedì si balla nella serata a tema Swing Swing Swing, con spazio per i Lindy Hoppers e gli amanti del ballo nonché lezioni gratuite a cura della scuola That Swing. Poi concerto del trombettista e vocalist Michael Supnick, reduce da UmbriaJazz dopo il trionfo durato ben undici giorni a Perugia con il suo progetto "Supnick Swing" che ha portato per la prima volta al festival non soltanto la musica swing ma anche il ballo Lindy Hop. Supnick è in quartetto con il chitarrista Filippo Delogu, con Oscar Cherici al contrabbasso e con Emanuele Zappia alla batteria. La serata è in collaborazione con Lalla Hop e dj Arpad, che si alterneranno tra palco e consolle.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
MERCOLEDI’ 31 LUGLIO
 
 
Rock/Tony Hadley live con la Gerardo Di Lella Pop O’rchestra

L’inglese Tony Hadley, vocalist e frontman degli Spandau Ballet fino al 2017, e la Pop O’rchestra diretta da Gerardo Di Lella (ventidue musicisti con nove fiati, sei cantanti e una doppia sezione ritmica), quattro anni dopo aver fatto insieme un concerto per celebrare il centenario della nascita di Frank Sinatra tornano fianco a fianco sul palcoscenico estivo del Parco della Musica per offrire una serata dal vivo dedicata al pop internazionale, con un repertorio trasversale che mette in evidenza le capacità, sia del cinquantanovenne Hadley che di Gerardo Di Lella, di interpretare vari contesti musicali con la stessa naturalezza. Previsti nella scaletta anche dei brani tratti dal nuovo album di Tony Hadley “Talking to the Moon”.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Jazz/Bosso & Mazzariello, in tandem fra tromba e pianoforte

Il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Oliver Mazzariello presentano dal vivo il loro ultimo lavoro, “Tandem”, alla Casa del Jazz.  E’ un disco che ha uno slogan, “pedalare all’unisono”, è stato registrato nella notte di Capodanno 2018 a Orvieto in occasione dell’edizione invernale di UmbriaJazz e rappresenta la naturale restituzione al pubblico dell’intesa musicale tra i due musicisti. Dentro c’è di tutto, dalla musica per film (“Schindler’s List” è l’unica traccia incisa in studio, con il quartetto d’archi formato da Luca Bagagli, Leonardo Spinedi, Elena Favilla e Kyungmi Lee) a un mix di stili (dal blues di Mazzariello sulla bossanoveggiante “Lembra de mim” ai passaggi dal bop allo slow time nel remake di “Domenica è sempre domenica”, dagli effetti in “Together” e in “Nuovo Cinema Paradiso” alla rilettura di standard come “Misty” e “In a Sentimental Mood”). E’ un bell’album nel quale si incrociano le anime dei due musicisti, le loro energie e la loro creatività.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/Cotton Club Orchestra al Village Celimontana

La Cotton Club Orchestra, o The Cotton Club Stompers, è una big band che esegue il jazz americano degli anni venti e trenta, come quella che si suonava allo storico dancing club di Harlem.  La band si è ispirata al famoso film del 1984 “The Cotton Club” di Francis Ford Coppola e ha in scaletta persino brani di un giovanissimo Duke Ellington. Sono in tanti: i sassofonisti e clarinettisti Remo Izzi, Valerio D’Orazio, Pier Carlo Salvia, Silvano Funghi e Massimiliano Graziuso, i trombettisti Carlo Capobianchi, Francesco Marsigliese e Davide Richichi, i trombonisti Luigino Leonardi, Matteo Guarino e Sergio Saudelli, il pianista Paolo Bernardi, il contrabbassista Maurizio Raimondo e il batterista Alberto Botta.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Rock/La Bohemian Symphony Orchestra, tutti i Queen a Villa Ada

Le grandi hit dei Queen che tutti conoscono e amano, interpretate da quattro cantanti, una rock band e un’orchestra sinfonica di 30 elementi. Le voci sono di Luca Marconi, Roberta Orrù, Jordan Trey e Alessandra Ferrari, la band è formata da Enrico Scopa (tastiere), Lorenzo Milone (chitarra),  Andrea Palmeri, Giacomo Vitullo (basso) e Andrea Palmeri (batteria), l’orchestra diretta da Luca Bagagli schiera 30 elementi tra fiati, ottoni, archi e percussioni, il progetto “Bohemian Symphony” è scritto da Giacomo Vitullo e all’opera partecipa l’attore Daniele Monterosi come voce narrante. Insieme renderanno omaggio ai capolavori del gruppo guidato da Freddie Mercury: brani di trent’anni di musica, come “The Show Must Go On”, “Barcelona”, “Somebody to Love”, "We are the Champions" e "Bohemian Rhapsody" scandiranno le due ore di show in un mix di rock, musica sinfonica, proiezioni, effetti e live camera. Bello spettacolo, ha avuto successo dappertutto.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Jazz/Al Gregory By The River il quintetto di Zappia


Cinque musicisti che si sono ispirati allo studio dei classici del jazz per mescolare la tradizione del secolo scorso e dei nomi più importanti con uno stile moderno e attuale: ecco il quintetto del batterista Emanuele Zappia, con il sassofonista Sebastiano Ragusa, il trombettista Francesco Lento, il pianista Domenico Sanna e il contrabbassista Paride Furzi, in concerto stasera.
Gregory’s By The River, Lungotevere Tor di Nona, ore 21
 
 
Blues/Jam session con la band di Andrea Ricci

Jam session all’insegna del blues con l’appuntamento di “Blues Jam & Friends”: la serata è coordinata dal vocalist Andrea Ricci, in trio con Andrea Di Giuseppe alla chitarra slide e Stefano Palma alla chitarra. Come sempre, ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e intervenire.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 1 AGOSTO
 
 
Musica/Con l’Orchestra di Piazza Vittorio, l’opera alla Casa del Jazz

Spiega l’OPV che «nell’Ottocento i musicisti di strada rappresentavano nei vicoli di Napoli le arie più importanti e i momenti più salienti delle opere in cartellone per il pubblico che non poteva permettersi il biglietto del teatro. Questo modo essenziale di riprodurre le partiture dei grandi compositori traduceva in modo popolare e riportava alle sue origini un’arte, quella operistica, la cui vocazione si era persa nel corso dei secoli traducendosi in musica d’élite. Il suono dei musicisti delle metropoli contemporanee rappresenta quello che la società di oggi è: una sublime commistione di culture. E allora è facile immaginare che, se all'epoca quei musicisti avessero avuto nelle loro mani strumenti appartenenti a tutte le culture del mondo, ci saremmo trovati davanti all’Orchestra di Piazza Vittorio che suona l’Opera».
Non è certo la prima volta che l’OPV rilegge la lirica, ma stavolta chi non ha seguito le sue precedenti e splendide performance ha una sorta di Bignami a disposizione: il concerto di oggi propone infatti arie tratte dalle opere che l’Orchestra ha elaborato, reinterpretato e fatte proprie (“Il Flauto Magico” e il “Don Giovanni” di Mozart, la “Carmen” di Bizet) ma anche nuove riletture di autori come Giuseppe Verdi e Kurt Weill. La formazione va assolutmente ricordata: ci sono le voci di Mama Marjas, Hersi Matmuja, Houcine Ataa e Carlos Paz Duque, Leandro Piccioni (piano e  sintetizzatore), Ziad Trabelsi (oud, voce), Duilio Galioto (tastiere), Emanuele Bultrini (chitarre), Kaw Diali Madi Sissoko (kora, voce), Pap Yeri Samb  (percussioni, voce), Raul Scebba (percussioni, voce), Pino Pecorelli (basso e contrabbasso) e Davide Savarese (batteria, voce), il  tutto con la direzione artistica e musicale del pianista Mario Tronco. Se non siete già in vacanza andate al concerto: è un bellissimo modo di cominciare il mese di agosto.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/I Pink Floyd Legend fanno il bis dell’Atom Heart Mother Tour

Nell’aprile scorso hanno fatto il sold out nella Sala Santa Cecilia e così, a grande richiesta, la band dei Pink Floyd Legend replica nella Cavea il rifacimento dello storico “Atom Heart Mother”, il terzo album inciso dai PF nel lontano 1970, le cui partiture orchestrali furono scritte dal compositore Ron Geesin, a quei tempi ventisettenne. I Pink Floyd Legend (il vocaliste bassista Fabio Castaldi, il chitarrista Alessandro Errichetti, il chitarrista e bassista Paolo Angioi, il tastierista  Simone Temporali e il batterista Emanuele Esposito), con il sassofonista Michele Leiss, Andrea Arnese al keytar (un mix di chitarra e tastiera) e le voci di Martina Pelosi, Sonia Russino e Giorgia Zaccagni, più il Legend Choir, il Quartetto Sharareh e gli Ottonidautore diretti da Giovanni Cernicchiaro, sono l’unica formazione ad eseguire la lunga suite nella sua versione integrale accompagnati, come nell'originale, da Coro e Orchestra.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 
 
Jazz/Con Lino Patruno la storia del Dixieland

Al Village Celimontana tocca a Lino Patruno, banjoista, chitarrista e bandleader, raccontare la storia del Dixieland, lo stile del jazz di New Orleans che ha conquistato Chicago, New York e il resto degli Stati Uniti e poi del mondo. Il suo Lino Patruno Jazz Show (fedele allo stile degli All Stars del chitarrista Eddie Condon) recupera musiche, arrangiamenti e suoni della tradizione. Le esperienze di Lino vanno da quelle jazzistiche in concerto e in sala d’incisione a quelle di attore di cabaret, teatro e cinema, leader di jazz band, autore di musiche per cinema e teatro. Crotonese, annata 1935, Patruno ha cominciato negli anni cinquanta e da allora ha suonato con tante star, come Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Wild Bill Davison, Barney Bigard, Pee Wee Erwin, e non solo: fra le tante avventure ha scritto con Pupi Avati la sceneggiatura di “Bix”, il film che racconta la storia del leggendario trombettista americano Leon Bismark Beiderbecke, meglio noto come “Bix”, presentato al festival di Cannes nel 1991.
Insomma, è anche lui un pezzo della jazz story italiana, nonché il curatore del Roman Jazz Festival che si è aperto al Village due giorni fa. Con lui, al banjo, stasera suonano Gianluca Galvani (cornetta), Carlo Ficini (trombone), Raffaele Gaizo (clarinetto), Silvia Manco (pianoforte e voce), Light Palone (contrabbasso), Carlo Battisti (batteria) e il vocalist Clive Riche.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 21
 
 
Hip hop/Piotta e band live al Sessantotto Village

S’intitola “Interno 7” l’ultimo disco di Piotta, cioè Tommaso Zanello, che l’ha già presentato dal vivo. E’ un concept sul tempo, la memoria e i ricordi: a innescare tutto un trasloco forzato che costringe l'autore a fare i conti con il passato e con ciò che è stato: una galleria di emozioni, foto, frammenti, storie e volti che escono fuori dai cassetti della vecchia casa di famiglia, l'interno 7 in cui è cresciuto, e dentro c’è di tutto. Stasera Piotta offre uno show a ingresso gratuito insieme alla sua band, cioè Francesco Fioravanti (chitarre), Benjiamin Ventura (basso synth, tastiere) Stefano Marvel Mex Tasciotti (rap) e Claudio Cicchetti (batteria e percussioni).
Lo spettacolo, rinnovato nel sound e nella scaletta, prevede brani scelti tra le ultime hit, i grandi classici e i  brani rap cult dagli esordi, in un mix melodia e rap che ha attraversato tutta la stesura dell'ultimo disco. In scaletta il nuovo singolo “Ma La Vita” con le sue riflessioni personali, la poesia di "Interno 7", il ricordo di Primo Brown dei Cor Veleno in "Un estate ed è finito" e "Di Noi". Nel concerto del musicista romano tutte le tracce del nuovo lavoro, ma, anche il meglio di vent'anni di successi, In oltre due ore ci sarà spazio per brani come “7 vizi Capitale” e “Piotta è morto”, "Vengo dal Colosseo" e “Solo per noi”, ma anche canzoni degli esordi con i Colle der Fomento e Fritz Da Cat. Dagli anni ‘90 a oggi Piotta ha saputo unire popolarità e successi di massa a momenti più riflessivi e impegnati.
Sessantotto Village, Parco Talenti, via Alvaro Corrado, ore 21
 
 
Rock/Gli Easy Stars All Stars live a Villa Ada

Nati nel 2003 dall’idea di Michael Goldwasser, Victor Axelrod e Patrick Dougher, gli Easy Star All Stars si sono fatti conoscere a livello internazionale per aver riletto in chiave reggae e dub celebri album rock come “Dub Side of the Moon” (dei Pink Floyd), “Radiodread” (cover di “OK Computer” della band dei Radiohead), “Easy Star’s Lonely Hearts Dub Band” (rivisitazione di “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” dei Beatles), e ora nel cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla luna sono in tour per suonare dal vivo il loro primo album, appunto “Dub Side of the Moon”. Con i tre fondatori ci sono Ticklah, Tamar-kali, David Hahn, Junior Jazz e altri musicisti e vocalist. Gli Easy Star All-Stars hanno dato concerti in oltre 30 paesi e sono riusciti nella non facile impresa di unire i fan di reggae, classic rock, dub e indie in una grande famiglia.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Hardcore/Al Traffic arrivano i Madball, punk doc da New York

NYHC, New York Hard Core, è la sigla che definisce la scena hardcore punk sviluppata negli anni ottanta tra New York, New Jersey, Connecticut e Long Island, e i Madball ne sono i paladini. Dopo le lunghe avventure e disavventure di venticinque anni on the road, la band (il vocalist Freddy Cricien, il bassista Hoya Roc e il batterista Mike Justian) arriva con i suoi hit e i brani del recente album “Hardcore Lives” del 2014 e del suo ultimo cd  “For The Cause” del 2018, disco che per la band newyorkese più dura è una testimonianza di coerenza, integrità e autenticità, in due parole una bandiera che è sempre stata tenuta alta fin dal lontano 1994. Insieme a loro sono sul palco tre formazioni romane: il quartetto Strength Approach, il quintetto Choke Wire e i cinque Short Fuse.
Traffic, via Prenestina 738, dalle ore 21
 
 
Blues/Al Charity i ManConBlues


Non serve tanta gente per fare il blues, e il vocalist e chitarrista Marcello Convertini e l’armonicista Max Manganelli hanno sempre seguito questa semplice regola per offrire in coppia un percorso fra i grandi classici della tradizione, rivisitazioni imprevedibili e composizioni originali, rispettando e mantenendo le atmosfere delle origini.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 2 AGOSTO
 
 
Elettronica/Il tedesco Apparat con il nuovo album alla Cavea

Dopo cinque anni di silenzio discografico e dopo l'annuncio del suo nuovo album “LP5”, uscito a Aprile, al Roma SummerFest arriva Apparat, cioè Sascha Ring, tedesco di Quedlinburg, annata 1978, che vive e lavora a Berlino. Se lo conoscete poco date subito un’occhiata al sito apparat.net e godetevi la sua grande fantasia, se già lo conoscete ricordate che la sua elegante musica, nella quale l’elettronica regna sovrana e si fonde con diversi strumenti, offre dettagli sfumati capaci di generare una bellezza quasi universale e fortemente emotiva. ​Come membro del progetto Moderat, nato a Berlino nel 2002 dalla sua collaborazione con i Modeselektor, come partner musicale di Ellen Allien e come solista, Apparat si è sempre concentrato sui dettagli per esaltare il risultato finale con melodie che restano a lungo nella memoria.
Recentemente l’artista, che si è stancato della techno, della dance e dei tempi dei Modeselector, si è occupato di cinema, progetti tv e produzioni teatrali (vedi il film “Capri-Revolution” di Mario Martone, premiato a Venezia per la colonna sonora), ma i concerti sono le poche occasioni di ascoltare dal vivo un artista unico, capace di dare vita a una musica utopica nella quale con l'elettronica berlinese convivono band come i Sigur Ros e i Mogwai, e in brani nei quali melodia e armonia giocano un ruolo importante come quello delle architetture ritmiche. Con lui sono sul palco il violoncellista Philipp Thim, il violinista Christoph Hamann, il trombonista Christian Kolhaas e il batterista Jörg Waehner.
Parco della Musica, Cavea, ore 21
 

Folk rock/Il Muro del Canto, nuovo album a Villa Ada

“L’amore mio non more” è il quarto album in studio della band romana Il Muro del Canto: è uscito a febbraio ma da allora il gruppo non ha mai smesso di proporlo dal vivo in un tour che continua anche in estate. Daniele Coccia Paifelman (voce), Alessandro Pieravanti (batteria, percussioni e voce narrante), Eric Caldironi (chitarra), Ludovico Lamarra (basso) e Alessandro Marinelli (fisarmonica), affiancati da due ospiti, il violinista Andrea Ruggiero e il trombettista e trombonista Davide di Pasquale, presentano il materiale del disco, insieme ai loro hit. Spiega la band che «l’album rappresenta la resistenza intima e personale che non cede il passo al qualunquismo e al cinismo moderno: la forza dell’amore resiste contro la divisione, così come resiste la volontà di un risveglio sociale contro il grande vuoto in espansione». Uno dei punti fermi della formazione è il suo linguaggio diretto e reale, con l’uso del dialetto capitolino che continua a essere fra le sue radici più solide, come testimonia il titolo in puro romanesco del cd.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 

Swing/Concerto della big band di Emanuele Urso al Village

Torna come quasi tutti i venerdì il clarinettista e batterista Emanuele Urso, stavolta alla testa della sua orchestra, con la vocalist Clara Simonoviez, il sassofonista Stefano Di Grigoli, il trombettista Lorenzo Soriano, il trombonista Alessandro Cicchirillo, Fabrizio Guarino alla chitarra, Adriano Urso al pianoforte, Stefano Napoli al contrabbasso e Giovanni Cicchirillo alla batteria. Il repertorio è quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson, studiati e  riproposti in concerto.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Fiesta/Torna la Charanga Habanera di David Calzado

Ci sono band che suonano bene, band che sul palco sono un disastro e band sicure al cento per cento, come la Charanga Habanera, formazione cubana che da trent’anni è un vero punto di riferimento sia per i musicisti dell’isola che per il pubblico che gremisce le sue performance. Nata nel lontano 1988 per mantenere viva la grande tradizione popolare della musica cubana degli anni ’40 e ’50 e guidata dal vocalist, compositore e arrangiatore David Calzado, la Charanga è un aggiornatissimo laboratorio nel quale diversi musicisti vengono via via sostituiti da solisti più giovani.
La Charanga ha girato il mondo, ha suonato con star come Stevie Wonder, Kool & The Gang, James Brown, Ray Charles, Whitney Houston, Charles Aznavour, Frank Sinatra, Jerry Lewis, Donna Summer, e quando vi manca la salsa live ve ne offre tanta, con il suo travolgente mix di due generi apparentemente antitetici come la salsa e il rap, che vengono impastati senza dimenticare le sacre regole della tradizione cubana e lasciando ampio spazio a tante influenze e ingredienti, dai suoni elettronici al funk e ai ritmi della timba. Sul palco le voci cantano, rappano e improvvisano e i musicisti suonano, ballano, si scambiano i ruoli e gli strumenti, forti di una sezione di fiati che punteggia con energìa ogni riff e di arrangiamenti travolgenti.
Fiesta, Parco Rosati, via delle Tre Fontane 24, ore 22
 
 
Jazz/Da Boston la vocalist e cantautrice Lauren Henderson

Viene da Boston, è cresciuta fra Miami e New York, i suoi genitori sono caraibici, scrive canzoni e mescola jazz, ritmi latini, soul, rhythm & blues, fusion e profumi afroamericani, e nonostante sia giovane ha già cantato nei club più famosi di mezzo mondo: ecco la vocalist Lauren Henderson, in concerto per due serate a Roma con il chitarrista Massimo Barrella, il contrabbassista Giuseppe Romagnoli e il batterista Elio Coppola. Nel suo tour europeo presenta brani dei suoi ultimi album, da "Ármame" all’EP “Riptide” (2018) e “Alma Oscura” (2019), nonché classici della tradizione afroamericana e latina, che Lauren interpreta con un timbro ipnotico e una tecnica più che notevole.
Gregory By The River, lungotevere Altoviti, ponte Sant’Angelo, stasera e domenica sera, ore 22
 
 
Blues/Andy Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica tutti i martedì il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana degli anni ’60 e ’70, a partire dal blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
SABATO 3 AGOSTO
 
 
Jazz/Riccardo Mei canta Sinatra con la Bixi Big Band al Village

Il vocalist Riccardo Mei, marchigiano di Camerino, musicista, attore e personaggio televisivo, interpreta i grandi successi di Frank Sinatra, insieme alla Bixi Big Band diretta dal trombettista Carlo Capobianchi. La formazione vede i sassofoni di Igor Marino, Olimpio Riccardi, Guglielmo Cetto, Francesco Pafundi e Lisa Rogai, le trombe di Alessio Di Benedetto e Lorenzo Soriano, i tromboni di Vincenzo Ierace e Luca Vesperini, il pianista Alberto Lattuada, il chitarrista Marco Cataldi, Marco Rizzuto al contrabbasso e Luca Monaldi alla batteria.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
Rock/Nirvana 1989-2019, un tributo a Villa Ada

A trent’anni dall’uscita dell’album “Bleach” e a un quarto di secolo dalla scomparsa di Kurt Kobain (morto nel 1994 a Seattle) Roma Incontra Il Mondo e Face Magazine celebrano la storica rockband americana dei Nirvana con un live nel quale musicisti e artisti della scena romana e italiana interpretano i brani più amati del gruppo, mentre su un maxischermo scorreranno le immagini tratte da interviste e da alcune storiche esibizioni live. Saranno sul palco la vocalist Angela Baraldi, la band Pax Armata, la vocalist Ilenia Volpe (con Aurora Di Rocco alla  batteria, Roberto Fasciani al basso e Mirko G Mazza alla chitarra),
Johnny DalBasso e altri ospiti.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 20
 
 
Blues/DaSuPaBand, blues al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera, per gli appuntamenti di Blues Jam & Friends: apre la DaSuPaBand, con la vocalist Daniela Di Censi, il chitarrista Paolo Strina, il bassista David Pintaldi e il batterista Claudio Davani. Come sempre, ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a salire sul palco e intervenire. Il club augura buone vacanze e riapre a settembre.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22

 
DOMENICA 4 AGOSTO
 
 
Cantautori/De Andrè 2.0, un omaggio a Fabrizio

A vent'anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè arrivano sul palco di Villa Ada il progetto e la band De André 2.0 per ripercorrere la carriera del grande cantautore genovese: una notte per ricordare uno degli artisti che hanno saputo far innamorare della sua musica ogni generazione, e uno show nel quale i brani dal vivo si mescoleranno a immagini e testi. Il gruppo è formato dal vocalist Fabrizio Pollio, dal vocalist e chitarrista Teo Manzo, dal chitarrista Giuseppe Magnelli, dal bassista Eros Paolini e dal batterista Mamo Iodrums.
Roma Incontra il Mondo, Villa Ada, via di Ponte Salario 28, ore 21
 
 
Jazz/Con gli Hot Stompers tributo a Nick La Rocca

Gli Hot Stompers, formazione fondata dal contrabbassista Gennaro D'Apote, ripercorrono le tappe del jazz delle origini da New Orleans alla Chicago degli anni venti, con particolare attenzione verso Nick La Rocca. Stasera si rende omaggio appunto a La Rocca, trombettista nato a New Orleans nel 1889 da una famiglia di emigrati siciliani di Salaparuta, Trapani. Fu lui con la sua Original Dixieland Jass Band a incidere nel 1917 a New York il primo disco di jazz, un 78 giri con “Livery Stable Blues”, cui seguì “Tiger Rag”, brano di enorme successo. La formazione romana, con Lino Patruno ospite, ha realizzato arrangiamenti, fedeli alla storia, di tanti pezzi, come “Original Dixieland One Step”, “Fidgety Feet”, “Clarinet Marmalade”, “Singin' the Blues”, “Jazz me Blues”. Sono Frank Marsigliese (cornetta), Enrico Basilico (trombone), Filippo Marino (clarinetto), Luca Rizzo (sax alto e tenore), Paolo Bernardi (pianoforte), Stefano Nunzi (contrabbasso), Andrea Nunzi (batteria) e la vocalist Francesca Ciommei.
Village Celimontana, via della Navicella 12, ore 22
 
 
World/La Med Free Orkestra a Parco Schuster

La Med Free Orkestra, formazione nata a Testaccio di musicisti che vengono da varie parti del mondo, torna in concerto con il suo mix di sapori mediterranei: se non avete ancora sentito il loro terzo album “L’isola di Gulliver” è l’occasione per scoprire la contaminazione di suoni e ritmi, scaturita dall’incontro delle culture che compongono la singolare esperienza umana e musicale dell’ensemble, con storie che pongono il Mare Nostrum al centro, anche per raccontare il viaggio che uomini e donne fanno per raggiungere le nostre coste. E lo fa con le sfumature dell’amore, nelle sue innumerevoli sfaccettature. Sono Frank Armocida e Ismaila Mbaje (voce e percussioni), la pianista siciliana Sade Farida Mangiaracina, il chitarrista Giancarlo Sannino, i trombettisti Josè Ramon Caraballo Armas e Angelo Olivieri, il sassofonista e flautista Marco Severa, il trombonista Federico Proietti, il contrabbassista Salvatore Maltana, il batterista Gianluca Brugnano e il vocalist Badara Seck.
Parco Schuster, via Ostiense 183, ore 21

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA