Il prototipo realizzato si basa su dei rilevatori che misurano i movimenti della pelle umana, come il battito cardiaco o le pulsazioni, e può convertirli in suoni. E' come una gola artificiale, ma sottile e simile alla pelle, fatta di grafene lavorato con il laser, grande il doppio di un'unghia del pollice. Per attaccarla alla pelle gli studiosi hanno usato dell'acqua e l'hanno collegata con degli elettrodi ad una piccola fascia sul braccio, che contiene un circuito, un microcomputer, un potente amplificatore e un decoder.
Durante la sperimentazione, quando il volontario silenziosamente imitava i movimenti delle parole con la gola, l'apparecchio li trasformava nei suoni emessi, come le parole 'Ok' e 'No.
Secondo i ricercatori, in futuro, le persone mute potrebbero essere allenate a generare dei segnali con la loro gola, in modo da farli tradurre in parole a questo strumento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA