«Stiamo lavorando in quella direzione», ha poi sottolineato Tria, parlando del disinnesco delle clausole di salvaguardia sull'Iva per 23 miliardi nel 2020. Allo stesso tempo, ha aggiunto, «ci sarà un deficit molto contenuto, quello che serve all'economia italiana».
Tra le detrazioni, ha puntualizzato ancora Tria, «non vanno toccate quelle che hanno un forte impatto sociale, quelle che chiamo sul capitale umano, sulla sanità, sull'istruzione, perché su questo si basa anche la crescita». «Vanno toccate le altre - ha aggiunto - stiamo facendo un mappatura e poi si farà scelta politica sulla spesa corrente o sulle detrazioni».
«Sono sempre stato convinto» che la Tav «si sarebbe fatta, anche perché c'è una legge e per fermarla ci vuole una nuova legge in Parlamento. Non vedevo in Parlamento una maggioranza che l'avrebbe votata, quindi ho sempre pensato che sarebbe andata avanti», ha infine sottolineato il ministro dell'Economia.
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