Vicenza, dopo un mese si sveglia dal coma e racconta l'omicidio dell'amica: «Ero lì per proteggerla»

Dopo un mese si sveglia dal coma e racconta l'omicidio dell'amica: «Ero lì per proteggerla»
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Martedì 23 Luglio 2019, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 23:11

Si è svegliato dal coma un mese dopo l'omicidio di Marianna Sandonà, sua amica e collega di lavoro. Paolo Zorzi, 45 anni, è il testimone chiave per gli inquirenti che indagavano sull'omicidio della donna, 43 anni, uccisa a coltellate dall'ex fidanzato Luigi Segnini lo scorso 8 giugno a Montegaldella (Vicenza). E ha raccontato tutto ciò che ha visto prima di essere colpito a sua volta da tre coltellate, come riporta il Corriere della Sera: «È sceso dall’auto con un coltello di 10 centimetri, urlando come un pazzo», ha spiegato.

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A quell'incontro, che doveva servire a Segnini per recuperare alcune cose da casa della ex, Zorzi aveva assistito invitato da Marianna Sandonà che, evidentemente, sentiva di aver bisogno di aiuto per affrontare l'ex convivente. Ma l'amico non è riuscito a proteggerla: Marianna è stata uccisa con 19 fendenti dall'uomo, che ha poi tentato di togliersi la vita ma è stato salvato all'ospedale di Padova. Dopo un mese di coma farmacologico e due interventi, Paolo Zorzi è stato dimesso. Luigi Segnini invece dovrà rispondere di omicidio volontario e tentato omicidio. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i telefoni di vittima e carnefice.

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