L'Università degli studi della Tuscia cresce e scala le classifiche

Rettorato di S. M. in Gradi: chiostro rinascimentale
di Carlo Maria Ponzi
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Martedì 23 Luglio 2019, 10:44
Oltre ottomila iscritti (8.075 per la precisione); 1.838 matricole ai corsi di laurea triennali, 561 alle magistrali, 81 ai corsi a ciclo unico (giurisprudenza e Beni culturali-restauratori). Il rettore dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggieri dà i numeri alla vigilia dell’anno accademico 2019/2010, ultimo del suo mandato che si chiude con una novità che farà la gioia degli studenti e delle famiglie.
 
«Riguarda il pagamento delle tasse universitarie. Da quest'anno – sottolinea il magnifico - si potranno pagare in tre rate con scadenza il prossimo 31 dicembre, il 31 marzo e il 31 maggio del 2020. Non solo: resta la no tax area per redditi inferiori ai 15.000 euro. Infine una novità importante per la trasparenza: da quest'anno gli studenti conosceranno i dipendenti di Unitus che si occupano della loro posizione: nomi e cognomi con competenze e ubicazione di uffici».
 
A proposito di trasparenza, Ruggieri non ha taciuto il decremento delle matricole ai corsi triennali. «Per la maggior parte è dovuto al calo di iscrizioni dei militari. L'Esercito ha ridotto il numero di coloro ai quali è concesso di frequentare un corso di laurea». Ecco allora l’esigenza di aumentare l'attrattività delle offerte formative. Come i tre nuovi corsi di laurea magistrali: Economia circolare a Civitavecchia con 24 iscritti; Informazione digitale con 26 e Biotecnologie industriali per la salute e il benessere con 27. E’ boom per Scienze Politiche, con 385 iscritti; segue Scienze Biologiche 274; Economia Aziendale 246; Lingue 185; Scienze Agrarie e Ambientali 143.
 
Tutte cifre che hanno consentito di Unitus di guadagnare posizioni nelle classifiche dell’Anvur (agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario) per cui grazie ad alcuni importanti parametri (ricerca, didattica, amministrazione), la “Tuscia” si piazza al 10° posto su 33 atenei ispezionati. Significativo anche il rapporto laureati/inserimento mondo del lavoro: Unitus sfiora l'81% (85% dato nazionale) ma ci sono corsi di laurea che hanno il 100% di ragazzi laureati e occupati (Sicurezza agroalimentare e Biotecnologie e il  93% in Scienze Agrarie e ambientali).
 
Cosa c’è dietro l’angolo? «Stiamo lavorando – ha concluso il rettore – a nuovi corsi che conferiscano solida formazione e nuove professionalità sull'ambiente, l'economia, la digitalizzazione,  le biotecnologie alimentari. Il mio augurio è che si concretizzi una maggiore collaborazione di tutti gli enti locali per far crescere il Viterbese sotto tutti gli aspetti: turistico, industriale, sociale».
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