QUANDO CONVIENE
In generale, estinguere anticipatamente il prestito rappresenta una soluzione conveniente se ci si trova all'inizio del finanziamento e si hanno ancora molti interessi dovuti. Al contrario, se ormai è stato rimborsato la quasi totalità del debito e degli interessi potrebbe rivelarsi una soluzione non vantaggiosa. Questo perché ci si potrebbe trovare a dover pagare alla banca anche i mancati interessi sotto forma di penale. Oltre al capitale residuo e agli interessi maturati, l'intestatario del prestito potrebbe infatti doversi far carico anche della restituzione dei mancati interessi sulle rate tramite il pagamento di una penale. Questo significa che l'estinzione anticipata, in alcuni casi, prevede il pagamento di una mora proprio in virtù del fatto che il finanziamento si conclude prima dei termini fissati nel contratto e concordati con la banca.
LE PENALI
Si tratta di una clausola che è stata introdotta a partire dal 1° giugno 2013 con la riforma del credito al consumo e che ha per l'appunto fissato nuove regole anche in materia di rimborso anticipato del prestito. In particolare l'indennizzo previsto corrisponde: all'1 % dell'importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è superiore a un anno; allo 0,5 % dell'importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è pari o inferiore a un anno.
Per contro, l'indennizzo non è dovuto se: l'importo rimborsato anticipatamente corrisponde all'intero debito residuo; l'importo rimborsato in anticipo è pari o inferiore a 10.000 euro; il rimborso è stato effettuato in esecuzione di un contratto con un'assicurazione a garanzia del credito.
Se si ha intenzione di procedere all'estinzione anticipata del prestito, suggerisce l'Unc, bisogna ricordare di verificare sempre la convenienza di questa operazione sulla base degli interessi che si devono corrispondere alla banca e dell'eventuale penale di cui ci si potrebbe fare carico.
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