Tav, ricomincia la protesta in Val Susa: assalto al cantiere e razzi contro la polizia, 20 denunciati

Tav, ricomincia la protesta in Val Susa: incencio e razzi contro la polizia, 20 denunciati
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Domenica 21 Luglio 2019, 11:22 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 10:29

Riparte la protesta in Val Susa contro la Tav. Un falò con fiamme alte quattro metri, il tentativo di forzare una cancellata, il lancio di grossi petardi e razzi di segnalazione nautica contro le forze dell'ordine. È stato il culmine della dimostrazione No Tav della scorsa notte nei pressi del cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa. Una ventina di attivisti sono stati identificati dalla Digos e verranno denunciati.

«Forse pensavano di avere intimidito qualcuno con le denunce di ieri a mezzo stampa, ma anche questa notte un grande falò ha indicato il cammino e dei fuochi sono caduti sul cantiere. Non molleremo mai». È il testo diffuso su internet da attivisti No Tav a commento della dimostrazione nei pressi del cantiere di Chiomonte in Valle di Susa. Circa duecento manifestanti sono partiti in corteo dall'abitato di Giaglione. Per sbarrare loro il passo lungo la pista nota come sentiero Gallo-Romano le forze dell'ordine hanno eretto una cancellata metallica rinforzata che gli attivisti, dopo avere acceso il fuoco, hanno tentato prima di sfondare con un grosso tronco, e poi di aprire con un flessibile elettrico. La polizia ha reagito con un idrante. In seguito una quindicina di No Tav si sono resi autori del lancio di pietre, petardi, bombe carta e razzi di segnalazione nautica. Fonti delle forze dell'ordine riferiscono che si è verificato un principio di incendio nel bosco che ha richiesto l'intervento di personale specializzato del cantiere.

Saranno denunciati per violazione dell'ordinanza della prefettura di Torino sul divieto di transito nella 'zona rossà intorno al cantiere di Chiomonte la ventina di No Tav che la scorsa notte ha preso parte a una dimostrazione in Valle di Susa. Per alcuni si aggiungerà il reato di 'accensioni pericolosè. La Digos sta svolgendo le indagini, servendosi anche delle immagini delle telecamere nascoste nella zona, per individuare gli attivisti che si sono resi autori del lancio di petardi e razzi contro le forze dell'ordine. Una simpatizzante No Tav proveniente da Catania e un esponente del centro sociale torinese Askatasuna saranno denunciati per non avere rispettato il 'foglio di vià di cui erano destinatari.

«Chi attacca la polizia e il cantiere della Tav in Valsusa attacca tutta l'Italia: le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene, l'alta Velocità è l'emblema di un paese che vuole andare avanti e non indietro». Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo l'azione No Tav a Chiomonte. «Nessuna tolleranza per i criminali - aggiunge - mi aspetto condanne inequivocabili da tutti gli schieramenti politici. Basta ambiguità: ora controlli a tappeto, arresti e accelerazione dei lavori»

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