Così, invece di partire per la luna di miele, la donna ha trascorso la prima notte di nozze in cella, accusata di possesso di documenti di identificazione falsi validi per l'espatrio. Questa mattina il tribunale di Lodi ha convalidato l'arresto, senza imporre però misure cautelari. Dai primi accertamenti è emerso che il documento era in origine autentico, ma che era stato alterato nella fotografia e nelle generalità. La donna, davanti agli inquirenti, non ha voluto fornire una propria versione dei fatti. Ora finirà a processo.
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