Libri, come abbattere i pregiudizi sulle bambine, le 12 parole di Jacomella che aiutano mamma e papà

Libri, come abbattere i pregiudizi sulle bambine, le 12 parole di Jacomella che aiutano mamma e papà
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 17 Luglio 2019, 08:20

Scientifica, tosta, gentile, competitiva, femminile, sensibile, disciplinata. In tutto dodici parole sulle donne pronunciate con ironia, con la mente sgombra da pregiudizi e uno sguardo capace di bucare l'orizzonte. Dodici parole che aiutano a volare e comprendere una realtà che - nonostante i traguardi raggiunti per eliminare tante differenze - non è ancora paritaria. I preconcetti tra maschi e femmine cominciano dall'asilo. Per esempio quando i genitori insistono che esistono sport poco adatti per le bambine secondo una visione che continua a scavare fossati che poi, con l'età, si consolidano determinando anche percorsi diversi. Gabriela Jacomella ha individuato con acume 12 parole capaci di mettere a fuoco il problema e aiutare tante mamme e papà a rendersi conto che basterebbe solo cambiare certi modi di pensare.

Per esempio che la matematica non è una materia per le bambine. Nulla di più sbagliato.

Jacomella nel libro pubblicato da Feltrinelli (che ha dedicato al figlio con l'augurio di crescere in un mondo sempre più libero da cose da maschi e cose da femmine) scrive che persino la domanda ingenua posta ai bambini: cosa farai da grande, nasconde trappole. Il pilota, il supereroe, il calciatore. «Ma avete notato una cosa? Sono al maschile, perché nella nostra società e nella nostra cultura, quando si parla di concetti generali si usa per tradizione – quel genere, che in qualche modo ci “comprende” tutti e tutte. O perché – e questo è più triste – per certi desideri e per certe professioni si pensa, inevitabilmente, alla versione da maschio: il supereroe e non la supereroina, il pilota di Formula Uno e non la pilota di Formula Uno, il calciatore e non la calciatrice».

Il discorso naturalmente si allarga. «Se siamo arrivate dove le nostre bisnonne, le nostre nonne, in alcuni casi le nostre mamme, non avrebbero mai immaginato di poter arrivare è perché scrive Jacomella “loro hanno avuto il coraggio di guardarsi intorno, sfidare gli stereotipi e i pregiudizi, abbracciare le differenze e ci hanno aiutate a vedere, perché la prima lotta da fare è quella contro l’invisibilità, il nostro diritto a diventare ciò che vogliamo essere. A prescindere dalle X e Y presenti nel nostro patrimonio genetico, dal colore della pelle, dalle nostre preferenze sessuali, da quanti soldi abbiamo nel portafoglio, dalle nostre idee politiche o religiose. Difficile? Certo. Faticoso? Sicuramente. Impossibile? Non credo. Vale la pena provarci? La risposta, come tutto il resto, dipende da ciascuna (e ciascuno) di noi».  

Un libro intelligente da condividere e regalare ai nuovi papà e mamma perchè riescano a fare un passo in avanti. Un altro passo in più.

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