Nomadi, Salvini chiede ai prefetti censimento dei campi rom entro due settimane

Nomadi, Salvini chiede ai prefetti censimento dei campi rom entro due settimane
2 Minuti di Lettura
Martedì 16 Luglio 2019, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 14:48

Una «relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti» in Italia entro due settimane. La richiede il ministro dell'Interno Matteo Salvini in una circolare inviata ai prefetti. L'obiettivo, sottolinea il Viminale, è quello di avere un quadro chiaro sui campi abusivi «per predisporre un piano di sgomberi». Nella circolare il ministro sottolinea la necessità di porre l'attenzione sulle «situazioni di illegalità e di degrado che frequentemente si registrano negli insediamenti», specie quelli abusivi, e «che spesso configurano un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica», con l'obiettivo di adottare misure «finalizzate alla riaffermazione della legalità».

Roma, «Un reddito di 6 mesi per i rom»: l'idea M5S per svuotare i campi
Roma, blitz nei campi nomadi degli ispettori dell’Ue: roghi tossici nel mirino

Va dunque fatta una «ricognizione urgente» di tutti i campi, autorizzati e abusivi, «nel rispetto dei diritti della persona» e «delle normative nazionali e internazionali», alla quale deve seguire un «successivo monitoraggio» che consenta di conoscere costantemente l'evoluzione delle diversi situazioni per predisporre «interventi di sistema» in maniera «organica e continuata». Il censimento, scrive ancora Salvini ai prefetti, dovrà riguardare la tipologia degli insediamenti e la densità abitativa, le condizioni dei campi (presenza di reti idriche, elettriche e fognarie, allacci abusivi), la presenza di strutture fisse e mobili, il numero di minori presenti negli insediamenti, le loro condizioni e le percentuali di abbandono scolastico. A loro volta i prefetti, entro 15 giorni, dovranno convocare i Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica e inviare una relazione al Viminale. Il censimento, dice la circolare, costituirà «una piattaforma di discussione in ambito locale per l'approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei sindaci ai fini dell'adozione dei provvedimenti ove ne ricorrano i presupposti». Per arrivare, si ribadisce, «al superamento delle situazioni di degrado e al ripristino delle condizioni di legalità» attraverso un «progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA