Europa, parla di lavoro e subito salgono
le quotazioni della Von der Leyden

Ursula Von der Leyen
di dal nostro inviato Italo Carmignani
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Lunedì 15 Luglio 2019, 21:51
STRASBURGO Il barometro dell’incertezza europea verso il voto sulla candidatura di Ursula von der Leyen a primo presidente donna della Commissione Ue in serata declina verso il variabile/bello. Dopo avere incassato quasi tutto il pacchetto di voti italiani in una strana coincidenza che vede coinvolti il Pd, la Lega e Cinquestelle, la lady di ferro e ministro della difesa tedesco, in serata ottiene anche il consenso di buona parte del gruppo socialista e quello incondizionato dei liberali.
MOMENTO DELLA VERITA’
L’ora della verità per il futuro della Commissione europea (la parte decisionale della Ue) scatterà domani dopo le 19.30, quando si saprà se la ministra avrà quei 374 voti necessari (la metà più uno degli eurodeputati) prenderà il posto di Claude Juncker, il presidente uscente. Certamente non la voteranno i Verdi che contano 74 deputati cui si unisce la Sinistra più dura con 41 voti. Il Ppe, gruppo più nutrito con 182 deputati, è dalla sua parte e in serata anche i socialisti dell’S&D (154 voti) hanno dato un buon segnale a favore. Complici anche le lettere che Ursula von der Leyen ha inviato ai due capigruppo dei socialisti Iratxe Garcìa Perez e quello dei liberali Dacian Ciolos. Le missive hanno pienamente convinto i secondi, mentre il fronte dei primi è spaccato: da una parte quelli convinti dall’apertura della ministra in materia di lavoro, con l’introduzione di una sorta di cassa integrazione europea, e quelli ancora titubanti dopo che la Spd tedesca ha detto ad alta voce che la van der Leyden non è convincente. Le diplomazie al lavoro però, stanno smussando anche gli ultimi angoli. In questo senso, il premier portoghese Antonio Costa, socialista, si rallegra su Twitter «della lettera di Ursula von der Leyen, che contiene impegni molto chiari per quanto riguarda lo Stato di diritto, l'ambizione in termini di transizione per la neutralità carbonica, la promozione dell'uguaglianza di genere».     
VOTO ITALIANO
 Per il presidente della commissione Econ Roberto Gualtieri (Pd), la lettera della von der Leyen ai socialisti è positiva, perché contiene «molti punti importanti, su cose che non ci avevano convinto durante l'hearing, che invece ci sono: basta sottolineare la parte sulla flessibilità». Nella lettera la von der Leyen assicura che utilizzerà «tutta la flessibilità all'interno del patto di stabilità, per una politica di bilancio più favorevole alla crescita nell'Eurozona, salvaguardando la responsabilità di bilancio». Abbastanza perché la pattuglia italiana scenda domani in Parlamento attraverso una formazione inedita con Pd, Lega e Cinquestelle compatti verso il “sì” alla lady di ferro tedesca. A proposito di questo orientamento comune, che vede coinvolta la Lega per la speranza di vedere accolte le sue richieste in materia di nomine ai vertici delle istituzioni Ue (leggi Giorgetti), per l'eurodeputato del Pd Carlo Calenda la von der Leyen deve «chiarire che non cerca i voti dell'estrema destra. Poi l'estrema destra farà quello che vuole, nessuno le può impedire di votare». Per assurdo, però, la decisione finale potrebbe giocarsi in un bicchiere di voti. In cui possono diventare decisivi anche i 28 della Lega.
 
 
 
 
 
 
 
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