RINASCITA
Qualcuno gli contestava la voglia e l’impegno dopo quasi 12 anni di Lazio. Macché, Stefan ora corre come un ragazzino. Ieri in fretta e furia ha svolto le visite mediche a Roma, poi si è quasi teletrasportato in ritiro. E’ partito alle 13.30 da Fiumicino, è sbarcato a Venezia e fatto una videochiamata con Cataldi e Lulic nel tragitto per Auronzo. Poi è sceso dal pulmino allo Zandegiacomo, camicia bianca, borsone e scarpini in mano. Si è diretto verso lo spogliatoio e da dentro si è sentito un urlo. Radu è stato perdonato già da quasi tutto il gruppo. Baci e abbracci con Acerbi e tutti gli altri ragazzi, è Stefan il colpo “sicuro” del reparto arretrato: «Posso considerarmi un nuovo acquisto, ma ho molta esperienza dietro e posso dare tanto ancora a questa squadra». Il suo agente Matteo Materazzi aveva svelato le tante offerte rifiutate da Stefan pur di rimanere a Roma: «È vero, quando sono uscite le notizie che la Lazio non mi voleva più, ho ricevuto diverse richieste, ma ho sempre detto no a qualunque proposta». Una scelta di cuore e di famiglia. Ieri ad Auronzo, quella del romeno in campo, sembrava una sfilata. Anzi, leggera, la sgambata della rinascita mentre pure il figlioccio Armini (pronto a prendere la maglia numero 13 dell’idolo Nesta) lo accoglieva: «Onorato di poter ricevere i tuoi consigli ancora».
Nella finale di Coppa Italia il contributo di Radu è stato fondamentale, ma adesso bisogna guardare avanti. Lo sa bene Angelo Peruzzi, che al termine dell’allenamento pomeridiano si è fermato a chiacchierare con Stefan e Lulic. Il club manager indica la strada da seguire per la prossima stagione: «Mi auguro di fare bene in campionato - svela al Tg3 Lazio -. Quest’anno siamo arrivati ottavi, bisogna migliorare». L’obiettivo resta la Champions League, ma è «difficile dirlo in estate, si fanno tanti pronostici e poi alla fine sono poche squadre ad essere lì. In tante lotteranno, noi non diciamo niente, ma ci puntiamo».
La sua presenza nell’organico della società è preziosa e riconosciuta da tutti. Per questo il presidente Lotito gli ha rinnovato il contratto fino al 2022. Peruzzi è un collante tra spogliatoio e dirigenza, e dall’alto della sua esperienza sottolinea l’importanza del ritiro: «Stiamo lavorando bene, speriamo che non accadano guai fisici». Sul mercato glissa: «Un grande colpo? Valutiamo le scelte, cerchiamo di farle giuste». Infine, un pensiero per Sinisa Mihajlovic: «È un grande amico e un mito. In questo caso servono poche parole, sa quello che deve fare, lo abbraccio»
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