Il porta a porta non è una discarica a domicilio: giro di vite a Monte San Biagio

Il porta a porta non è una discarica a domicilio: giro di vite a Monte San Biagio
di Barbara Savodini
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Lunedì 15 Luglio 2019, 11:08
È scattato anche a Monte San Biagio il giro di vite contro i residenti poco attenti alla raccolta differenziata. Solo una manciata di avvisi, per il momento, ma dalla prossima settimana pioveranno multe. Intanto il bilancio degli agenti della Municipale coordinati dal comandante Aldo Filippi é tutt'altro che rassicurante: 15 irregolarità, alcune delle quali gravi, riscontrate in poche ore di controlli.

Le ispezioni hanno avuto inizio in località Villa San Vito dove si riteneva potesse nascondersi lo zoccolo duro dei residenti meno avvezzi alla differenziazione dei rifiuti e al rispetto delle regole del porta a porta. I timori si sono rivelati fondati: ben 12 i residenti hanno esposto il mastello del secco residuo con tutti i rifiuti della settimana, senza la minima differenziazione di plastica, vetro e umido e con tanto di ingombranti e rifiuti speciali (in foto).

Meno gravi i casi individuati nella frazione di Valle Marina dove a non rispettare le nuove regole sul porta a porta sono stati alcuni agricoltori che hanno avuto difficoltà nel conferire tendoni utilizzati per le coperture delle serre e arnesi vari. Come accennato, tutti i residenti sono stati soltanto avvisati ma i vari nominativi sono stati inseriti nel database del Comune. Ciò vuol dire che, se torneranno ad infrangere le regole, per tutti scatterà una sanzione. L'importo delle multe, fa sapere la Municipale, va dai 150 ai 300 euro in base al tipo di infrazione. Se nel secco residuo vengono trovati scarti di varia tipologia, tali da dimostrare la mancata differenziazione, le multe si aggirano attorno ai 150 euro. Si sale in caso di rifiuti speciali, come piccoli elettrodomestici o sostanze inquinanti conferite nei sacconi neri che, peraltro, sono anche proibiti.

L'immondizia, a dover essere differenziata, va infatti conferita negli orari previsti e nelle apposite buste: trasparenti per plastica e secco residuo, affinché gli operatori possano vederne il contenuto, oppure compostabili, per l'umido. I controlli si sono resi necessari per tornare ad innalzare i livelli di differenziata, fino a qualche anno fa tra i più virtuosi della provincia ma di recente non più al passo con i notevoli progressi fatti da altri comuni ben più grandi come Terracina o Fondi che hanno superato l'80% grazie ad attività di sensibilizzazione, controlli, multe e pugno duro.
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