«È stata un'esperienza che difficilmente dimenticherò - ammette Cericola - Le Universiadi sono una mini Olimpiade che ti consentono di fare conoscenze nuove, scoprire le altre facce dello sport: amicizia, solidarietà, ma soprattutto senso d'appartenenza ad un territorio sul quale siamo nati e stiamo creacendo. E quando indossi quei colori, le emozioni si amplificano. Il bronzo - prosegue il calciatore - è una consolazione che ci soddisfa ugualmente, forse avremmo meritato qualcosa in più, ma va bene anche così».
Da domani Per Cericola è tempo di guardare avanti: niente vacanze, solo tanto lavoro in attesa di capire cosa potrà riservargli il futuro. Il contratto col Rieti è scaduto lo scorso 30 giugno, per ora da via De Gasperi nessuno si è fatto vivo, ma in cuor suo Cericola ci spera, ma se non sarà ancora amarantoceleste, si guarderà altrove.
«Ora vedremo col procuratore quello che uscirà fuori - conclude Cericola - Ci sono delle cose da valutare e cercheremo insieme di capire la cosa migliore da fare per il mio proseguio della carriera. Il Rieti? Indosso quella maglia da 4 anni ormai ed è chiaro che resta una delle soluzioni plausibili, ma stavolta non dipende solo da me».
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