«Ho bloccato la macchina e sono sceso – ha raccontato Marco Leogrande – mentre altri passanti e automobilisti, forse per paura, non intervenivano. Mi sono avvicinato a lui e l’ho afferrato per un braccio, con forza. Non ha opposto nessuna resistenza, quindi è riuscito a scendere dal parapetto. E subito dopomi ha abbracciato. Parlava in inglese ed è scoppiato a piangere, credo per la tensione che aveva accumulato».
Poco dopo è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo, che era stata avvisata da altri automobilisti di passaggio. I militari hanno preso subito in consegna il giovane.
«Insieme ai carabinieri – ha detto ancora Leogrande - e ad altre persone abbiamo cercato di tranquillizzarlo. Era molto agitato e impaurito. Da quanto ho capito, sta attraversando una fase molto complicata della sua vita, questo potrebbe essere il motivo che l’ha spinto a tentare di compiere quel gesto. Ma fortuna che tutto si è risolto bene». Un ambulanza del 118 ha portato il giovane prima al pronto soccorso dell’ospedale Andosilla, poi a quello di Belcolle dove è stato ricoverato.
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